Arrivai dopo 6 ore di viaggio, mi presentai a mia zia che mi mostrò la mia camera, cioè una soffitta tutta impolverata.
Il mattino dopo mi costrinse ad andare a scuola, la scuola a cui mi avevano iscritto temporaneamente era una topaia, mia zia viveva in un paesino sperduto del Canada, in cui c'era una salumeria, una scuola con tre aule, una chiesa e qualche casa.
Passando la giornata a scuola notai che come giovani in quel paesino trovavi soltanto psicopatici o malati, camminavano in modo strano, facendo trascinare un piede per terra, sembravano tutti affetti da qualche strana malattia.Tornai a casa subito dopo scuola, non avendo con chi passare il tempo, rincasata trovai un biglietto da parte di mia zia in cucina, dove diceva "Sono dovuta uscire per un imprevisto tornerò sta sera tardi, non aspettarmi!".
Seguii le indicazioni date, così studiai, mangiai e lessi un libro, poiché mia zia non aveva nessuna TV o altra forma di tecnologia.
Le 2 settimane passarono molto lentamente, mi sembrò un eternità, vivevo come un amish, non avevo il cellulare o altra forma di tecnologia, con Gwen e Mick parlavo attraverso le lettere.
Dovevo andare ogni domenica in chiesa, in cui una messa durava 3 ore contate, non avevo amici, poiché tutti i ragazzi avevano qualcosa di strano che mi spaventava e l' unica volta che vedevo mia zia era al mattino prima di andare a scuola, quando la vedevo dormire nel suo letto.
Ma finalmente dopo 2 settimane passate nella solitudine arrivò il mio compleanno, quel giorno mi svegliai e mi preparai molto velocemente, eccezionalmente mia zia quella mattina era sveglia, ma non si ricordò minimamente del mio compleanno, così andai a scuola come ogni mattina.
Mi sembrò il compleanno più brutto di sempre fino a quando verso le 20:00 non bussò il campanello di casa, erano Mike e Gwen, quando aprii la porta dissi"Ragazzi che ci fate qui?"
"Siamo venuti a prenderti, del resto adesso hai 18 anni, perché sei nata esattamente un ora fa!" disse Gwen
"E tu che ne sai?"domandai
"Lo siamo andati a chiedere in comune" rispose Mike e poi mi baciò.
Nell' ora successiva feci la valigia alla velocità di un fulmine e salii in macchina per tornare alla mia vecchia casa; a mia zia lasciai un biglietto in cui spiegavo la mia decisione, ma non penso che si sia mai fatta molte domande su di me o sulla mia partenza.

STAI LEGGENDO
I WANT ONLY YOU
RomanceJessika dovrà far fronte alle difficoltà che la vita le porrà sulla sua strada e all' amore che prova per Mike.