~7

132 14 1
                                    



Francese era un incubo.

La professoressa, che era peggio di un orologio svizzero, aveva iniziato a scrivere cose incomprensibili per un qualunque essere umano.

Avrei fatto cambio con italiano, avevo capito.

Appena uscii fuori da quella trappola mortale comunemente chiamata classe venni spinta con una spallata da una biondina con la divisa da cheerleader.

Oh, fantastico!

-Ops! Scusami sfigata- cinguettò con un tono di voce stridulo.

-La sfigata sarai tu semmai!- esclamai furente.

-Come scusa? Ma ti sei vista?! Andiamo, non sei nessuno qui!- disse con tono di sfida.

-Si che mi sono vista, e sono sicuramente meglio di te.

L'avevo fatta un po' arrabbiare.

-Senti novellina, faresti meglio a stare zitta.

-Altrimenti?

-Ti rovinerò.

-Oh che paura!- dissi ironica.

Intanto intorno a noi si era radunata una folla di persone che incitava una rissa. Mi ricordava tanto la mia vecchia scuola.

Scuola diversa ma stessa mentalità.

-Dai Zoe, andiamo via. Non ne vale la pena questa stronzetta qui- disse una ragazza bionda con la stessa divisa da cheerleader che aveva l'amica.

-Oh ma allora tu sei la famosa Zoe! Ho sentito parlare di te.

-Allora dovresti avere paura.

-Tesoro, non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno, tanto meno da un'oca truccata come se fosse carnevale- dissi, mettendo in evidenza il trucco esagerato sul suo volto.

Lei probabilmente stava per saltarmi addosso, ma qualcuno mi prese per un polso e mi portò via, nonostante le mie numerose proteste.

Quel qualcuno era James.

-Ma che fai?!- esclamò furente.

-Mi ha insultata quella tizia lì, che dovevo fare, starmene zitta e subire? Ma neanche morta!

-Quella lì è Zoe, te la farà pagare! E con lei ci saranno tutte le cheerleader, che sono delle vere e proprie iene!

-Non starai esagerando?!

-Hanno fatto espellere una ragazza l'anno scorso. L'hanno cacciata via perché Zoe sosteneva che l'avesse picchiata fuori da scuola, e questo è successo solo perché la ragazza si era rifiutata di passarle il compito di matematica.

-Che principessina di sploff.

-Di che?!

-The Maze Runner, non puoi capire- dissi scuotendo la testa.

-Beh, comunque, ti conviene non crearle problemi per vivere in pace in questa scuola.

-Non me ne starò zitta! È una persona crudele, ed io non sono proprio una brava bambina.

James sospirò amaramente, lasciandomi il polso. Non me ne ero neanche accorta che lo tenesse ancora stretto fra le sue dita affusolate.

-Cerca di stare tranquilla, okay? Non è buono stare contro Zoe così apertamente, e anche se stai nel mio gruppo di amici sarà difficile.

-Capito capo, ma so badare a me stessa. Ho quasi sedici anni e sono sicura di potermi difendere da sola senza di te.

-Beh lo spero. Anche perché voi due siete dello stesso anno.

Serendipity (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora