Capitolo 4

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"Bene ragazzi andate sul sito della scuola, e cominciate a risolvere gli esercizi di pagina 13 dell'ebook" istruisce la prof.
Mentre ogni di noi si collegava al proprio pc e svolge gli esercizi di pronuncia assegnanti, leggo in altro a sinistra "nuova email" per alisonfilles@free.us da mf0001@ghl.us.
Ma chi diavolo è? Non ricevo email o telefonate anonime da quando 3 anni fa, Julie mi ha fatto uno scherzo telefonico di Halloween facendosi passare per un spirito che infestava la mia casa. Ha troppa fantasia.
Aprii l'Email:
Ehi, ciao!
Ho trovato il tuo indirizzo email sul telefono che ho "rubato" tra le migliaia di note che avevi! Ahahah non farmi ridere,
Ti va se alle 8:00 usciamo per una cenetta? Ora che sei tornata al negozio possiamo avere un po' più di confidenza no?
Cosa?
Ho già un appuntamento con Julie, cosa devo fare? Voi che fareste?
Prendo un post-it dal mio diario e scrivo: " a che ora stasera?"
Glielo passo facendolo scorrere lungo il tavolo ma coprendolo con la mano per passare inosservata.
È talmente concentrata, con gli occhi fissi sullo schermo del computer che non si accorge di tutto ciò, cosí le do una gomitata per farla tornare nel mondo reale.
Dopo qualche secondo mi ripassa lo stesso biglietto con scritto sotto alla mia precedente domanda "8 in punto!guai se ritardi! All'American Graffiti vicino a Pull&Bear"
E

cco, qua è la classica situazione in cui dico fra me e me "Mai na' gioia".
Vi è mai capitato di sentirvi come se quel giorno o quel periodo della vostra vita foste completamente sfortunati? Come se una nuvola con un temporale fosse proprio sulla vostra testa e i fulmini in essa sempre pronti a colpirvi. Come se vi fossero passati davanti una famiglia intera di gatti neri, o come se aveste rovesciato una fabbrica di sale e rotto la "casa degli specchi" di tutte le fiere di questo mondo?
Ecco cosí mi sento io, ovviamente per la mia età, se mia madre stesse guardando la mia vita mi direbbe " Alison dai, non è poi la fine del mondo, c'è ben di peggio: lo sapevi che ogni 4 secondi un bambino in Africa muore di stenti e di malattie? "
E io le risponderei:" mi dispiace ma non posso sfamarli con una pizza super-gigante che ricopre tutta l'Africa. Ho solo 19 anni quelli sono i problemi del mondo, io mi limito già ai miei."
Passata un'ora, quando torniamo in classe scendendo le scale dico ad Julie:
" Per le otto non posso, possiamo spostarlo a domani o dopo domani?" chiedo minuendo la voce.
"Eh, si perchè?"
Non può sapere che mi ha appena salvato il di dietro.
"Grazie grazie grazie!" dico e abbraciandola la sollevo da terra.
"Rispondi alla mia ultima domanda."
"Ecco vedi, hai presente il ragazzo di Top Shop? Mi ha chiesto di uscire!!"
"DAVVERO?!?" dice saltando mentre mi tiene le mani, si sta comportando come una bambina ai cui compri lo zucchero filato. Ma mi piace, adoro quando si lascia andare.
"Ragazze, abbassate il tono della voce." ci interrompe la prof.
Appena in classe abbiamo l'interrogazione di Latino.
Ero preparata come sempre, ma questa volta un po' più del solito. Oggi è già il nove Ottobre, questo significa che il nove della lista della classe verrà interrogato. Cosa serve dire appena prima dell'interrogazione chi verrà esaminato se poi uno dei due corrisponde al giorno? Quindi matematicamente io verrò interrogato il giorno 13 perchè sono la tredicesima della lista. Tutto ciò non ha senso! Alcune delle scelte degli insegnanti non hanno senso. Tipicamente normale.
Nicholas e Nicole vengo interrogati, Nicole fa parte della cerchia delle mie "amiche di classe" perchè la conosco dalle medie. È una ragazza che ha gli occhiali, e capelli lisci castani che mi fanno invidia ( mia nonna mi direbbe: "Alison non devi provare invidia per quello che gli altri hanno e tu no, ricordati che ognuno di noi è speciale e magari tu hai qualche pregio che lei non ha." si è vero, ma come si fa lei non deve piastarsi i capelli due ore dopo averli asciugati, i suoi sono naturali cosí io, i miei invece no.)
L'interrogazione è un continuo tra un "Ehm" e l'altro, mentre la prof si limita ad annuire ogni tanto.
Mentre osservo la triste interrogazione, mi cade sul banco un bigliettino rosa con scritto:"ti stai annoiando eh? Saremo fuori di qui il più presto possibile, parla di Capitano Julie". Sorrido e richiudo il biglietto conservandolo nell'astuccio. È un mio vizio tenere qualunque cosa che un giorno, mi possa ricordare un specifico momento della mia vita. Forse perchè il mio subconscio ha paura che un lontano giorno, realizzerò che tutto che quello che ho vissuto se ne andrà. Le foto, le cartoline (le note del telefono eh eh) e tutti i bigliettini dei miei compagni. Ho iniziato anche a conservare quelli che mi lascia mia madre prima di andare al lavoro sul tavolo, e che appena torno da scuola leggo. Di solito con scritto cavolate del tipo ' controlla che Sarah e Olivia si lavino i denti prima di dormire e non lasciate le luci accese, con affetto Mamma ❤"
Non fatemi sentire l'unica ad avere una madre iper preoccupata, ditemi che anche la vostra fa robe del genere. Vero??
Mentre penso a tutto ciò mi guardo intorno e vedo alcune ragazze che scrivo qualcosa che sicuramente non avrà a che fare con l'interrogazione, altre si scambiano occhiatine e nei casi più disperati bigliettini. Mentre i ragazzi non fanno altro che parlare della partita di calcio di ieri sera. Io invece, guardo la cartina del mondo e sogno su quale sarà il mio prossimo viaggio magari in Australia? O su un isola Caraibica chi lo sa! Ed ogni tanto guardo fuori dalla finestra sognando di essere da un'altra parte. Mentre ho la testa fra le nuvole è già passata quasi un ora, è cosí che mi vola il tempo. Mancano solo 14 minuti.
Mi metto a scrive sulle note del diario una canzone di Taylor Swift: They are the hunters we are the foxes and we run, Baby I know plave we can Hide.
Faccio appena in tempo a ripetere il ritornello che una voce fastidiossima mi rompe i timpani.
"Alison che scrivi?" mi chiede Maury ad alta voce in modo da mettermi più in imbarazzo possibile mentre tutti mi fissano in attesa della mia risposta.
"Cavoli miei!" rispondo freddamente distogliendo l'attenzione di tutti, o almeno quasi tutti per almeno una volta.
Odio Maury più di quanto gli ebrei odiavano Hitler nel 1944. Ed è il classico,ragazzo che sfotte tutte le ragazze intorno a lui per passarsi il tempo. È brutto come la fame, ma lui (ovviamente si crede Dio sceso in terra). Ma la cosa più terribile e che pensa che tutte le ragazze gli vadino dietro.
"Dai Alison dillo che mi ami."ripete ancora più forte per assicurarsi di attirare l'attenzione di tutti.
"Preferisco baciare un topo che provare un sentimento verso di te che non sia l'odio" controbatto facendo ridere la classe.
Suona la campanella finalmente.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 09, 2015 ⏰

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