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Ah davvero?

Louis lesse il messaggio e ormai frustrato dal comportamento del riccio, scosse la testa, accartocciò il bigliettino, ormai pieno delle loro scritte e lo gettò per terra. Poi tornò nella sua posizione iniziale con la testa appoggiata sul banco dall'altro lato rispetto al riccio provando ad ignorarlo per il resto dell'ora, ma Harry non era dello stesso avviso.

Si accertò di non avere addosso sguardi indiscreti e cominciò ad avvicinarsi a Louis con la sedia.

Appoggiò il palmo destro sulla coscia rivestita da quei strettissimi skinny neri e siccome non ricevette nessuna risposta da il più piccolo continuò il suo gioco. Era strano che Louis non avesse alcun tipo di reazione al suo tocco, di solito appena si avvicinava a lui lo scansava o spingeva.

Cominciò a muovere la mano in movimenti delicati su e giù sulla coscia e sentì dei sospiri tremanti provenire da Louis. Quest'ultimo a questo punto cercò di levare con la sua piccola mano quella di Harry, ma fu inutile. Era troppo forte.

Così girò la testa mantenendola poggiata sul banco, ma stavolta verso la direzione di Harry e sussurrò debolmente "Per favore Har-Harry smettila." Ma il più grande non l'ascoltò.

Cominciò ad accarezzargli l'interno coscia con movimenti lenti e sentì Louis muoversi leggermente. Era ovvio che anche il più piccolo lo volesse sennò a questa ora si sarebbe in qualche modo levato da quella scomoda situazione.

Appoggiò infine la sua mano sul cavallo di Louis, sentendo l'erezione già dura e pigiò appena.

"Ah.. Har-" Louis gemette piano per non farsi sentire da tutta la classe, ma i compagni non sembravano prestare attenzione a quello che stava succedendo all'ultimo banco.

Harry avvicinò pericolosamente il viso a quello di Louis appoggiandolo a pochi centimetri di distanza.

"Shh piccolo va tutto bene. Guarda quanto sei eccitato per me." Sussurrò quasi sulla bocca del castano.

Louis nel frattempo guardava fisso negli occhi di Harry, le lacrime che scendevano dalle sue guance e il piacere ad attraversagli tutto il corpo. Tutto questo solo per una palpata.

Harry decise che era il momento di concludere quel loro piccolo momento, avendo anche lui paura che potessero scoprirli, così cominciò a strofinare la sua mano contro la patta dei pantaloni di Louis su e giù continuando a sussurrargli in faccia parole come vieni per me piccolo, sei così eccitante, pensa a quando ti scoperò quanto godrai.

Louis gemendo un ultimo Harry venì nei suoi boxer cercando di contenere i suoi lamenti e umiliato. Era veramente un disastro con i capelli che erano tutti disordinati e la faccia piena di lacrime, ma per Harry era ugualmente bellissimo.

Louis intanto cercò di ricomporsi, quando finì si alzò dalla sedia e chiese gentilmente al professore di uscire, ma prima di andarsene dalla classe lasciò un'ultima occhiata ad Harry. Il riccio pensava che fosse un modo per dirgli di raggiungerlo in bagno e magari finire il problema che adesso si trovava nei pantaloni di Harry. Quindi a sua volta, uscì dalla classe dicendo al prof che si sentiva male e si diresse in bagno aspettandosi un Louis bisognoso dentro.

Ma tutto quello che trovò fu il piccolo in lacrime per terra che si tirava i capelli con forza e che stava singhiozzando dicendo una cantilena di "Stupido. Stupido. Sono uno stupido." Harry lo raggiunse subito e si cucciò verso di Louis abbracciandolo stretto.

"Va tutto bene piccolo. Non hai fatto niente di male." Disse cercando di calmarlo.
"No. Mi odio. Ho tradito il mio ragazzo, come ho potuto farlo?" Chiese Louis tremando.
Harry allora afferrò il mento del minuto ragazzo, lo girò verso di se e appoggiò la fronte con la sua cominciando ad accarezzare le sue guance "No Louis, non è colpa tua. È la mia, tu non hai fatto niente capito?" Louis annuì ancora insicuro.

I due rimasero in quella posizione ancora un bel po' finché non sentirono la campanella suonare e insieme tornarono i classe.

Dopo l'inizio della seconda ora ricominciarono di nuovo a punzecchiarsi e a farsi dispetti come se nulla fosse successo, almeno per Harry, perché invece Louis non riusciva a pensare nient'altro che a quello. Infatti passò di nuovo l'intera ricreazione rinchiuso nel bagno a piangere e Harry per la seconda volta in quella giornata a consolarlo.

Boyfriends ✎ l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora