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"Cucciolo perché ci hai messo così tanto?" Chiese Harry seduto per terra sotto un albero del giardino di scuola mentre aspettava il suo ragazzo raggiungerlo.

Louis aveva ancora gli occhi arrossati, ma le lacrime erano state ripulite con le maniche dell'enorme felpa che indossava. "Ehi va tutto bene piccolino?" Domandò Harry vedendo Louis che stava ancora immobile, in piedi davanti a lui.

Louis balbettò "Sì Haz." Harry alzò le mani verso il castano, incitandolo ad andarsi a mettere sopra di lui. Il castano timidamente si aggrappò a Harry fino a sedersi proprio sopra le cosce del più grande.

Circondò il collo di Harry, lo guardò intensamente negli occhi, non volendo pensare a quello che era accaduto prima, iniziò un bacio appassionato, fatto di lingue e morsi.

Harry si staccò dalle labbra sottili del più piccolo per riprendere fiato e sussurrò proprio sulla bocca del castano "Sei davvero carino con la mia felpa." e lo baciò di nuovo dolcemente.

"Mi sta enorme." Disse Louis imbronciandosi e facendo notare come le maniche coprissero l'intera mano.
"Ed è per questo che l'adoro." Sussurrò Harry accarezzandogli la guancia arrossata.

"Lo sai Haz che stai diventando più sdolcinato di me?" Chiese Louis mentre cominciava a giocare con i cappelli ricci del suo ragazzo.
"Non credo sia possibile, gattino. Comunque per Sabato che c'è la partita voglio che metta la mia felpa delle squadra con il mio nome scritto dietro e non si discute." Chiarì Harry pizzicandogli una guancia.
"Mh non lo so, cosa ci guadagno?" Chiese alzando le sopracciglia.

"Tante coccole." Rispose il riccio stringendolo forte a sé e cominciando ad accarezzargli la schiena da sotto la felpa.
"Interessante, veramente interessate. E se ti faccio anche da cheerleader?"

"Dio adesso ti sto immaginando con i vestiti da cheerleader e saresti illegale. Comunque ci guadagneresti una serata veramente focosa con il ragazzo più bello della scuola." Disse Harry tra i suoi capelli, mentre una mano si insinuava sotto i boxer e gli stringeva una natica per chiarire l'idea.

"Quanto sei vanitoso." Affermò Louis scuotendo la testa.
"È quello che dicono tutti. Non è colpa mia." Disse Harry portando le mani avanti accentuando che lui non centrasse niente.

"Però sei solo mio. Mio, mio, mio e mi-" venne interrotto dalle lingua di Harry che si era famelicamente introdotta nella bocca del più piccolo per iniziare un nuovo bacio appassionato e sussurrò pianissimo "Sì, solo tuo."

Boyfriends ✎ l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora