A luci spente in soffitta

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Entrai in casa, ma la luce non funzionava!

-Per mille mozzarelle, proprio oggi! Mi toccherà salire in soffitta, dove tengo le candele!

In soffitta poggiai la zampa su un rastrello di mia nonna, che mi si schiantò sul muso...

Allora mi aggrappai alla libreria di mio nonno Torquato, che mi precipitò sulla zucca sbernoccolandomi senza pietà...

Appogiai la zampa su un pattino di mio cugino Trappola e feci u  triplo salto mortale...

... finii dritto dritto con la testa in un ritratto del mio antenato olandese Still Van Der Stilton...

... mi ritrovai sulla testa un cappellino di paglia di mia zia Lippa!

Mormorai debolmente "squiiiit" e svenni.

Non so per quanto tempo rimasi svenuto, ma quando ripresi i sensi era notte fonda.

Ricordavo vagamente il rastrello... le libreria... il cappellino di paglia...

Mi tastai il bernoccolo sulla testa. AHIA!

Mi tornò in mente perché ero salito in soffitta.

Le candele! Stavo cercando le candele!

Mi diressi al comò appoggiato contro la parete di fondo e lì trovai un candeliere. Lo accesi.

-Così va meglio!- sospirai soddisfatto.

Mi stupii nel vedere quanti oggetti fossero accumulati in soffitta.

Da troppo tempo non vi salivo! Guarda guarda, ecco i libri di fiabe della mia infanzia... il triciclo di mia sorella Tea... il lenzuolo con cui mio cugino Trappola si travestiva da fantasma... per spaventarmi!

Vidi un ombra e lanciai uno strillo.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAGGGGH!

Poi tirai un sospiro di sollievo. -Ehm, era solo un manichino con l'abito da sposa di zia Margarina.

Che babbeo sono stato a SPAVENTARMI!

Stavo per ridiscendere con il candeliere acceso, quando una finestrino sul soffitto si spalancò.


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