5 - verbal

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Ashton spinse via Farrah appena iniziò a togliergli la sua maglietta, le loro labbra si si allontanarono e Ashton si allontanò lentamente.

Gli occhi di Farrah si aprirono lentamente.

"Non sto facendo questo con te -le disse Ashton, le gote di Farrah diventarono rosse appena realizzò di essere stata respinta- in più, siamo in biblioteca"

"Okay" disse lei alzandosi dalla sedia, prese la sua borsa e appena si voltò per uscire Ashton la fermò "Aspetta" le disse.

Lei si girò verso di lui "Cosa vuoi?" chiese.

"Ti chiamo dopo, va bene? Non voglio che tu faccia nulla di stupido" disse Ashton preoccupato. Farrah chiuse gli occhi in due fessure.

"Credi che mi farò del male per te?  Non farmi ridere" disse prima di voltarsi e camminare velocemente verso l'uscita sbattendo la porta.

Fuori, Farrah lasciò uscire le sue lacrime, si sentiva umiliata. Non sapeva perché aveva baciato Ashton.

Quando Farrah finalmente tornò a casa, le urla erano riconoscibili e assordanti, lei le ignorò.

"Farrah! -lei si recò in cucina dove vide la madre arrabbiata- dov'eri? non dirmi che eri co un'altro ragazzo, giusto?" Farrah chiuse gli occhi sospirando.

Gli occhi di sua madre si spalancarono. "Puttana! -le urlò suo madre- sono stanca del fatto che tu faccia queste cose! cosa sei? una prostituta? eh? come può la tua sorellina crescere e prendere esempio da te? una escort."

"E' abbastanza, per favore" Farrah sentì gli occhi riempirsi di lacrime.

Corse su per le scale, sua madre continuava ad urlare su quanto fosse 'terribile' sua figlia.

Farrah chiuse la porta a chiave, aprì il cassetto dei vestiti rovistando, finché non raggiunse l'angolo e tirò fuori la sua lametta.

concealer ; afi [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora