Ero così emozionata,
Il giorno della recita scolastica,è un ansia per tutti,ripetere due battute davanti a un pubblico sembrava un esperienza atroce.
Arrivó la sera andai a casa di Mary, sua mamma mi truccò e mi piastró meglio possibile i capelli.
Ricordo una sua battuta "attrici per un giorno",
Io l attrice la facevo ogni giorno, quando fingevo che andasse tutto bene.
Iniziò la recita, mamma non c era a vedermi, solo sguardi che non valevano niente, mi aveva promesso non avrebbe bevuto, ma non mi fidavo,diceva sempre così.
Finita la recita, sotto al teatro c' era una sottospecie di discoteca,
Andammo li , e tutto era divertente ,poi arrivó mia madre, ubriaca,
Iniziò a provarci con i diciassettenni e io mi sentivo in imbarazzo e verso le tre avevo un sonno da non stare in piedi, i fumogeni avevano un odore stuzzicante ma mi facevano male gli occhi per le luci continue e le orecchie dato che ero praticamente crollata sopra la cassa .
Erano le tre e realizzai che sarei dovuta tornare a casa con mia mamma e mi venne paura, non era nelle condizioni di guidare e negli ultimi 4 mesi avevamo fatto un sacco di incidenti stradali, oddio quante volte sono scesa dalla macchina pensando " cazzo sono ancora viva ".
Andai da lei e le dissi urlando per farmi sentire " mamma , andiamo a casa?"
Lei mi tiró un pugno,mi buttó in terra e mi arrivavano botte e calci,non capivo più niente scivolai tra le gambe della gente che si era messa in mezzo e scappai fuori piangendo, stavano volando bicchieri dentro quel delirio e le schegge scivolavano sul pavimento riflettendo le luci a intermittenza. Lei mi venne dietro e mi tiró fino alla macchina per i capelli e mi urlava che era colpa mia,che le avevo fatto fare una figura di merda lo ripetè tutto il viaggio, mi picchiava mentre guidava e mi lasciavo picchiare per la paura che nel tenere me potesse perdere il controllo della macchina, mi teneva per i capelli e mi picchiava la mia testa sotto al volante e sopra alle sue gambe.poi diedi un tirone e sentií i capelli strapparsi dalla cute ,ma non importava più presi la maniglia dello sportello e tirai,lei inchiodò diedi una botta allucinante ma uscii dalla macchina e nel buio iniziai a correre ,ricordo la puzza di pneumatico bruciato, ricordo l umido del mio sangue sulle mani e mi nascosi dietro un albero col fiatone,non avevo fatto molta strada lei era a 20 metri da me suppergiú ma di certo non poteva inseguirmi ...