Capitolo 8

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Lancy POV.

Anche se mi era completamente ristabilito continuai ad incontrare il signor Cooper ancora per quattro anni, poi accadde qualcosa...
Qualcosa di grosso...
Molto grosso

flash-back

Il signor Cooper era un uomo così galante e raffinato; mi affascinavano quei suo occhi scuri ed intensi, mi rimandavano a pensare ad un Poseidon scolpito da Michelangelo lo sguardo la posa e la massa fisica, tutto perfettamente armonioso e sublime... Perfino la sua voce bassa e roca mi bastava sentirla pronunciare il mio nome per perdere la testa e capire poco e niente...

Non capivo proprio il motivo per cui non fosse ancora unito! La segretaria era molto carina e si capiva chiaramente che gli moriva dietro ma lui non sembrava notarlo no era proiettato in tutto il suo essere verso il proprio lavoro niente altro...

Altra caratteristica che aggiungeva punti al mio interesse personale per lui, ogni tanto aveva portato Rocky, il suo cane, nello studio e lo faceva di nascosto proprio come un bambino si porterebbe a scuola il proprio animaletto solo che l'animaletto in questione era un molosso Tibetano dallo splendido pelo color crema una montagna di morbido pelo profumato, adoravo immergerci il viso dentro e percepire il profumo delle montagne dei pascoli in alta quota e l'aria sgombra di polveri sottili e smog... Portava Rocky solo al giovedì e il giovedì era dedicato al sottoscritto, solo al sottoscritto...

Inutile dire che mi ero innamorato di lui, ormai Donatello era acqua passata.

Attendevo con ansia ogni giovedì per poter andare da lui.

Ed ovviamente prima di bussare controllavo se ero in ordine: Stringhe allacciate, jeans a sigaretta, il primo bottone della camicetta slacciato e infine con il cellulare controllavo il viso, mi sforzavo di essere migliore per lui e quando uscivo per strada ricevevo sempre appezzamenti dagli Alpha, purtroppo di qualsiasi età ma, comunque era una conferma del fatto che i miei sforzi avevano dato i loro risultati...
Non ero niente male da diciasettenne credetemi e il signor Cooper o notò di certo...

Ricevetti il via con un sorriso entrai salutandolo.

Lui mi squadro da testa a piedi facendomi arrossire.

"Buongiorno Leolance... Prego, accomodati pure..." Tornò a fissarmi attento " Chi é il fortunato?" disse gentilmente e cominciando a scrivere su quel dannato quaderno che si rifiutava di farmi leggere.

"Nessuno... Volevo solo mettermi un po' in ordine sono sempre così sciatto" risposi civettuolo lui mi squadrò di nuovo, le sue guance si imporporarono, tossicchiò " Ehm ehem... Vedo..."

Ridacchiai del suo imbarazzo ed accavallai le gambe con lentezza calcolata, facendo strusciare le cosce l'una contro l'altra "Signor Cooper la vedo un po' strana... Si sente bene?" 

"Be...benissimo sto benissimo..." 

Si riscosse e si aggiustò gli occhiali dalla montatura di alluminio meglio sul setto nasale " Leolance a me puoi dire tutto... Lo sai vero?"

"Cosa vuole sapere?"

"Come mai ti sei vestito così! É pericoloso per un piccolo Omega come te girare conciato in questo modo!"

Mi diede fastidio... Io mi mettevo in ghingheri per lui e lui mi faceva la predica?! Risposi a tono: " Mi vesto come mi pare e piace... E poi so benissimo difendermi"

"Leolance ne abbiamo già parlato... Il ninjitsu non può difenderti da un Alpha eccitato... Non vestirti mai più come ora! Almeno che tu non sia unito a qualcuno!!"

Mi infervorai ulteriormente " Unirmi?! Non ci penso neanche! Sono troppo giovane per unirmi"

"Hai ragione troppo giovane! Troppo giovane per girare per strada conciato in questo modo! Quanti Alpha ti hanno notato stamattina?! "

"Unf... Penso 10..."

"10?!!?" esclamò fuori di sé "10?!"

"Sì 10!" Urlai alzandomi in piedi e fissandolo altero " 10 nella metro e per strada ho perso il conto a 32"

Mi guardò allibito alzandosi in piedi di scatto "Quanti?! Ripeti scusa" emetteva feromoni che mi costrinsero a sedermi di botto sulla sedia boccheggiante e terrorizzato.

"QUANTI? RISPONDI!!" ruggì infervorato

"10 nella metro e più di 32 per strada" pigolai in un sussurrò schiacciandomi nello schienale della sedia mentre lui si faceva sempre più vicino, fin troppo vicino...
Sussultai quando le sue grandi mani mi avvolsero il volto "Leolance... Leolance ti prego io... Io ci tengo a te... Guardami negli occhi e promettimi che non ti vestirai mai più come ti sei vestito oggi... Ti prego" annuii poi lo scansai e feci per precipitarmi fuori da quella stanza un tempo confortevole ed accogliente ora carica di energie in punto di collisione la mia e la sua "Mi..mi scusi io... Io devo andare" balbettai col cuore che mi esplodeva nel petto...

Non feci un passo lui mi strinse a sé contro il suo petto, le sue mani agganciate strette ai miei fianchi e la sua testa appoggiata sulla mia spalla sinistra.

" Sei così giovane ed ingenuo Lance..." La sua voce roca nel mio canaletto uditivo mi fece vibrare fin dentro l'anima

"I...io"

Mi voltò verso di lui " Sii sincero con me... Quel fortunato per cui ti vesti " la sua mano scese sfiorandomi una coscia "In questo modo... Chi é?"

"Le...l...l...lei" bisbigliai.

Quel che fece in seguito non le mo aspettavo proprio: Mi baciò! 
Era un bacio dolce e casto che mi fece venire le farfalle allo stomaco!! 
Meraviglioso!

Strinse ulteriormente la stretta sui miei fianchi avvicinando sempre più il mio piccolo corpo vicino al suo caldo e muscoloso.

per fortuna ci staccammo poco prima che la segretaria entrasse per annunciare che la mezz'ora era finita. 

Prima di andarmene Cooper si avvicinò al mio orecchio e mi sussurro un dolce "ti amo".

Me ne andai alla svelta con il cuore che mi rimbombava nella gabbia toracica.

Da quel giorno tutto era cambiato TUTTO. 

Ci incontravamo ogni giorno! 
Lui era così romantico: mi portava a fare lunghe passeggiate sulla spiaggia oppure andavamo al cinema o molto spesso mi portava fuori a cena; si rifiutava che lo chiamassi signor Cooper ora dovevo chiamarlo semplicemente "Daniel" o "amore". Al compimento dei miei 18 fecimo l'amore, la mia prima volta, con lui, fu celestiale...

Ricordo quel pomeriggio come se mi si fosse tatuato sulla pelle: Il tocco delle sue grandi mani sul mio corpo e le nostre anime fuse assieme come i nostri corpi, non più due ma uno...

" Sai Leolance niente è per sempre ma l'amore sì l'amore é un sentimento che muove il mondo ispira l'artista più volubile di tutti mi sai dire quale?!"

Scossi il capo accoccolandomi meglio tra le sue braccia " Nnn...Non ne ho idea..."mi baciò la fronte " La vita tesoro mio... La vita"

La vita già... 

La vita quella stronza!
Morì in un incidente d'auto. 
Finii di nuovo in depressione.
Non volevo andare da un altro psicologo quindi presi delle pillole antidepressive, tentai perfino di suicidarmi ma nel delirio provocato dagli psicofarmaci credetti di aver intravisto il suo volto: Lo sguardo duro e severo uno sguardo che mi fece capire l'emerita cazzata che stavo facendo, fu come ricevere una scossa elettrica da quel momento decisi che dovevo crescere. Diventai dipendente e forse più serio.
Ma sicuramente migliore.

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