Ritrovarsi Prologo

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Le mura erano ormai vicine, quasi nulla poteva ostacolare Iris nel rivedere il suo Virgil...

Nulla a parte i giganti...

Feroci,brutali, efferate mostruosità della natura...questi esseri erano gli unici che potevano ostacolare i piani del giovane colibrì rosso.

" Iris ci siamo! Mancano all'incirca cinque chilometri alle mura dobbiamo spingere ora sull'acceleratore ".

" Si comandante Karen!"

Erano infine giunte a destinazione quando un insano e molesto odore di sangue le raggiunse.

Karen ,che si era accorta per prima del pericolo ,aveva cercato di far scansare Iris verso la parte opposta della loro marcia...

Troppo tardi ...

Un gigante enorme, alto forse una quarantina di metri si manifesto davanti a loro come aveva fatto quello colossale quando apri la breccia in Shiganshina.

" Iris corri maledizione!! Non abbiamo molto tempo....una bestia del genere non possiamo neanche immaginare di abbatterla ora dobbiamo andare sopra la cinta muraglia forza!!"

Disse e così e corse a perdifiato verso la muraglia non si voltò mai....

Con il dispositivo della manovra tridimensionale riuscì a salire sopra le mura...fu allora che se ne accorse...

" IRIS!!!MA CHE DIAVOLO?"

Non riuscì ad averne il tempo...

Il gigante emise una luce abbagliante e emise una gigantesca onda di vapore rosso, mentre cercava di scorgere Iris, la civetta del bosco si chiedeva il perché  Iris non fosse corsa via con lei.

La ragione non poteva però essergli rivelata, non in quel momento almeno...

Mentre riapriva gli occhi, mentre le immagine gli scorrevano nella mente, Iris stava pensando al perché non era scappata e ne si era spaventata al cospetto di quel titano.

I suo occhi...i suoi occhi con quello sguardo calmo, sincero e nostalgico che lei conosceva fin troppo bene.

Quando si rese conto che stava attraversando le mura del Wall Maria a cavallo, la ragazza si giro di scatto ....

Un giovane ragazzo dai capelli color nero ebano era difronte a lei, indossava il cremisi delle ali della libertà, il mantello dato un anno prima ai soldati dell'armata ricognitiva per la riconquistata dei territori persi.

Tutto allora passo in secondo piano, l'armata ricognitiva, le persone delle mura, la razza umana, Karen ,il mondo , il tempo, il fato , la vita e la morte...tutto anche il rumore delle ali di una farfalla.

" Virgil..."

Riuscì a dire solo questo con una voce flebile, quasi impercettibile.

Lui le sorrise e gli ricambiò la cortesia.

" Iris...è passato un bel pò da quando sono partito...sei rimasta splendida comunque".

Il colibrì aveva raggiunto l'aquila durante la tempesta.

L'attacco dei giganti- Tell me whyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora