Tre

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NO CONTROL

Ero sola e mi stavo annoiando, studiato avevo studiato e letto pure. Gli appunti erano tutti copiati, avevo già sistemato la stanza e il bagno dopo la doccia, i capelli asciutti.. insomma avevo già fatto tutto. Mi stavo annoiando come non mai.

Decisi di mandare un messaggio ad Ale.

21.30 Io: ''Cuoreeeee, mi sto annoiando! :( stasera che fai?''

21.32 Ale: ''Cuore, piccina, sto uscendo con mio fratello e i suoi amici, vuoi venire anche tu? Sarebbe bellissimo! :)''

21.33 Io: Naaa non saprei...

Il cellulare iniziò a squillare. Alessia.

<< Ciao.>> risposi ridendo.

<< Tra venti minuti passiamo sotto casa tua, guida mio fratello e ti riportiamo noi, di' ai tuoi che starai bene e che andiamo in un bar a fare quattro chiacchiere e che se non ti faranno uscire.. beh non tornerai a casa. Ah.. e ti voglio bella gnocca: gonna e tacchi.''

Riagganciò senza lasciarmi il tempo di replicare che almeno la gonna e i tacchi non voglio metterli. Scelsi per dei jeans neri attillati una camicia a base larga e ricucita all'interno bianca con scollo a V e una giacchetta rosa in pizzo. Presi una borsetta dello stesso colore della giacca, mi truccai con eyeliner agli occhi, un po' di mascara e rossetto rosa e una spolveratina di blush sulle guance. Fortunatamente la mia pelle non aveva bisogno di fondotinta.

Raccolsi i capelli nella solita treccia di lato gonfiandola leggermente, sembrava che avessi mille capelli e una chioma da leone. Cosa che mi piaceva molto.

Scesi dalle scale e corsi in salotto.

<< Ehi, dove stai andando?>> chiese la mamma.

<< Mi stanno venendo a prendere Alessia e suo fratello, andiamo in bar a fare quattro chiacchiere, mi riportano a casa loro.>> risposi tranquillamente mentre mi infilavo il piumino e avvolgevo la sciarpa intorno al collo. Ci spruzzai sopra un pizzico del mio profumo preferito: Prada Candy Floreal regalato da mamma poco tempo fa'.

<< E chi guida?>> domandò papà, solitamente corrucciato.

<< Guida Matteo papà, tranquillo dai.>>

<< E in che bar andate?>> era giunto il momento di alzare gli occhi al cielo e sperare in un suono di clacson della macchina di Matteo.

<< Non lo so papà, mi ha avvertita venti muniti fa e tra poc...>>

Da fuori un clacson richiama la mia attenzione.

Tempismo perfetto.

<< Bene scappo ciao..>>

<< Fa' la brav....>> chiusi di corsa la porta di casa e salii in macchina.

<< Wow sembri bellissima tesoro, ma non vedo la gonna.>> mi disse Alessia.

<< Ale, sai che non mi sento a mio agio con le gonne e.. Uuuh...A proposito, senti il profumo nuovo!>> esclamai cercando di sviare il discorso.

Annusò a pieno quando mi porsi in avanti.

<< Mmmmm che buono! È quello di Prada?>> mi chiese con gli occhi illuminati. Lo adorava anche lei.

<< Siiiii>> strillammo insieme.

<< Ehi ragazze, che ne dite se facciamo il gioco del silenzio fino al bar? Offro io.>> per non perdere l'occasione io e la mia migliore amica rimanemmo in silenzio per tutto il viaggio mandandoci però messaggi su whatasapp. Ridevo da sola, ma amavo le serate così.

Come un fulmineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora