CAPITOLO 8

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Ero davanti alla finestra della camera di Aaron.
Iniziai a tirargli piccoli sassolini che trovai a terra.
Dopo pochi minuti vedo la luce accendersi e Aaron guardare dalla finestra.
Io:Sono qui.
Aaron:Alaska?Che ci fai qui alle tre del mattino?
Io:Mi fai salire?
Aaron:Arrivo.
Dopo neanche un minuto la porta di casa sua su aprí.
Aaron:Entra ma silenzio che i miei stanno dormendo.
Io:Capito capo.
Mi fece un sorriso e salimmo le scale fino alla sua camera.
Chiuse la porta dietro di se e incominció a guardarmi.
Aaron:Fammi indovinare...Dylan ha cercato di violentarti.*dice ridendo*
Io:No mi ha trattato male.
Aaron:Che ti ha detto?
Io:Che sono una bambina.
Aaron:Ma non te la prendere per questo lui dice anche di peggio.
Io:E mi ha detto che nessuno mi cagherá mai perchè mi taglio.
Aaron:No aspetta... scusa?
Io:Non far finta di non capire.
Aaron:Ti tagli?
Cercai di non incontrare i suoi occhi guardando in basso.
Aaron si alzó in piedi e giró per la stanza.
Ad un certo punto incominció a fissarmi.
Aaron:Fammi vedere tutti i tagli che hai.
Era serio,molto serio.
Lo guardavo e non capivo se mi volesse picchiare o soltanto abbracciarmi.
Velocemente mi tolsi la felpa.
Avevo circa sei tagli in ogni braccio.
Aaron mi prese il braccio.
Aaron:Questi due sono recenti quando li hai fatti?
Continuai a guardare verso il basso.
Aaron:Dimmelo.
Io:Prima.
Lui fece un sospiro e si mise una mano sulla fronte.
Sinceramente non capivo dove voleva arrivare.
Aaron:Togliti i pantaloni.
Io:Cosa scusa?
Aaron:So che ne hai altri.Fallo.
Non mi piaceva che mi parlasse con quel tono serio.
Aaron mi guardó sorpreso.
Aaron:Ma quanti cazzo di tagli hai?!
Io:Pochi.
Aaron:Pochi?!Sulle tue gambe saranno una ventina.
Ormai stava urlando.
Io:Smettila ok?So che ho tanti tagli.So anche che non ho una mamma ne un papá.So di aver passato 17 fottuttissimi anni in una specie di prigione.E so anche che nessuno mi ha mai voluto e mi vorrá bene!
Le lacrime incominciarono a scendere velocemente dagli occhi.
Aaron sollevó la testa con il pollice e mi guardó negli occhi.
Aaron:Scusa piccola.Lo sai che io ci sono e ci saró sempre per te.
Aaron mi abbracció.
Era proprio questo di cui avevo bisogno.

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