Mi recai a scuola e, come ogni mattina, incontrai Giovanni alla fermata dell'autobus. Quanto odio quel coso.
Non ha nemmeno l'onore di essere definito ragazzo, o uomo, o umano, o essere vivente.Coso: OMG, ANI SEI TUUUU?
Io: Sì, sono io. Anacleta Leopolda Gilda Erma quarta di Savonia. Lieta (o quasi) di rivederti, Coso.Lo lasciai da solo ad aspettare l'autobus. Non mi piace condividere la mia stessa aria con persone come Coso. Ehm cioè, cose come Coso.
A tre isolati da casa mia mi ricordai una cosa.
Io: LA PEDINA DEL MONOPOLI!Notai che la gente intorno mi stava fissando.
Corsi verso casa, sperando che il tempo tornasse indietro di circa mezz'ora, giusto il tempo di ritrovare la pedina del Monopoli.Durante la mia corsa (nella quale avrei potuto perdere un polmone da un momento all'altro) trovai dei Rollerblade nel giardino di una villa.
Mi ricordai che non sapevo andare sui roller. Ma era la via più veloce per casa mia e quindi tentai.
"Sempre meglio che perdere un polmone!" Pensai ad alta voce.
Infilai quello destro. Quello sinistro. Mi alzai in piedi. Feci un passo. La mia faccia finì a terra sull'asfalto caldo del marciapiede. Ero appena caduta? O la morfina aveva fatto effetto?
Tentai di rialzarmi, ma invano.
Ad un certo punto mi ricordai le parole di mio nonno
"Anacleta, potresti gentilmente prendermi la dentiera che è caduta nel piatto?"
Proprio in quel momento passò vicino a me Coso.
Io: Coso, capiti a fagiuolo!
Coso: Me lo dicono in tanti.Mi tolsi i roller e glieli porsi.
Io: Tieni, va' fino a casa mia e trovami la pedina del monopoli.
Coso: Quale?
Io: Il cavallo.
Coso: Cane.
Io: Quello che è. Ti aspetto a scuola.Si avviò verso casa mia.
Notai che mi sanguinava l'interno delle gambe.
"AAAAAAH!!!! IL CICLOOOOO!!!!!" Pensai, ma ancora una volta ad alta voce. Altissima.
Concrollai più e più volte la mia borsa di Luì Viton.
Non.
Avevo.
Più.
Assorbenti.
Solo un rotolo di carta igienica.
***
Spero vi sia piaciuto il capitolo, e spero abbiate capito che ho scritto 'Luì Viton' apposta.
Grazie per aver letto questo capitolo. :)
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Una fanfiction mal riuscita
FanfictionLa storia parla di Anacleta, vecchia sedicenne, in simbiosi col divano in pelle, che vorrà, in tutti i modi, ritrovare la pedina del monopoli.