La settimana passa abbastanza velocemente, e ben presto arriva il sabato. E il sabato, solitamente, devo fare da baby sitter alle due pesti perché papà come sempre era al lavoro, mentre la mamma era andata sistemare delle carte in ufficio. Decido subito che oggi non guarderemo la tv tutto il pomeriggio come facciamo ogni volta, ma faremo tutti e tre qualcosa insieme. Dovevo ricordarmi di portare Shawn agli allenamenti di basket alle 5 però, non me lo perdonerebbe mai se me ne dimenticassi.
Non so con quale coraggio, appena sento mia mamma uscire di casa, mi alzo dal letto, scendo velocemente le scale e mi precipito in salotto dove i miei fratelli stanno guardando i cartoni, e spengo di colpo la televisione, scatenando urla di disapprovazione da parte loro.
"Aspettate! Ho una proposta da farvi: invece che stare tutto il giorno sul divano, vi va se facciamo qualcosa insieme e poi, prima di accompagnare Shawn al suo primo allenamento, andiamo a prendere il gelato?" propongo euforica.
"Siiii! Cosa potremmo fare di bello Eve?" mi risponde subito Amber, battendo le mani. "Potremmo....mmm...Shawn, cosa ti piacerebbe fare?" chiedo al mio fratellino, cercando di coinvolgerlo visto che non aveva ancora aperto bocca da quando avevo spento il televosore.
"Possiamo fare i biscotti!" dice ad un tratto la bimba, e Shawn subito si illumina: lui adora i biscotti. "Ottima idea Amb" esclamo battendole il cinque, e li mando subito a lavare le mani in bagno, mentre io mi dirigo in cucina a tirare fuori gli ingredienti. Quando i miei piccoli pasticcieri entrano in cucina gli porgo un grembiule da cucina a testa, che però ad entrambi arriva fino alle caviglie, facendomi scoppiare a ridere. Ci mettiamo subito all'opera e nonostante preparare una piccola teglia sia stata un'impresa non da poco, ci siamo divertiti da pazzi. La parte più bella è stata aspettare che si cuocessero in forno: abbiamo acceso la radio e ci siamo messi a cantare e a ballare per tutta la cucina, ridendo come non abbiamo mai fatto insieme. Con la disapprovazione di Shawn decidiamo di mangiarli dopo cena con mamma e papà, e dopo aver sitamato la cucina e pulito ovunque, ci incamminiamo verso la gelateria alla fine del quartiere, a metà strada tra casa nostra e la palestra dove si faranno gli allenamenti di basket. Ordianiamo i nostri gelati e li divoriamo in pochi minuti, passeggiando verso l'edificio. Alle 4 e 50 ci presentiamo, puntuali e addirittura in anticipo, davanti alla palestra. Accompagno il piccolo atleta allo spogliatoio, e poi decido di aspettare che si cambi per tornare a casa e lasciarlo allenare, non voglio lasciarlo solo il suo primo giorno.
"Eve sono pronto." mi dice uscendo dalla porta.
"Fagli vedere chi sei fratellino!" esclamiamo quasi in coro io e Amb, che lo abbraccia d'impulso. Sorrido intenerita alla scena, ma sposto sguardo da loro non appena sento qualcuno suonare un fischietto, e giro immediatamente la testa in direzione del suono. Gli occhi che stanno ossessionando la mia mente in questi ultimi giorni sono proprio di fronte a me, che guardano nella mia direzione, senza battere ciglio, e io sono come paralizzata. Non può essere lui l'allenatore di Shawn, è uno scherzo. Sono bloccata e non riesco a muovermi nemmeno quando mi rendo conto che sta venendo verso di noi, facendomi agitare così tanto da farmi sudare le mani.
"Ehi, ciao campione! Mi chiamo Ethan, sarò il tuo allenatore per un pò, come ti chiami?" dice il riccio dopo essersi abbassato all'altezza di Shawn e avergli accarezzato la testa sorridendo. Nel frattempo io rimango a guardare la scena incantata e non appena sento la sua voce mi agito più di prima, è bellissima.
"Shawn!" gli risponde entusiasto il bambino, e dopo, girandosi verso di me esclama "Ora puoi andare Eve, andrà tutto bene!". Non faccio in tempo a rispondergli che mi abbraccia, abbraccia Amb e poi corre in direzione di altri bambini, dove si dirige con fare autoritario anche Ethan, dopo aver fatto incrociare i nostri sguardi un ultima volta.
Fortunatamente Amb mi trascina fuori dall'edificio così evito di sbavare davanti a lui e fare una grande figura di merda.
"Eve, tutto bene? Respiravi a fatica, sei diventata tutta rossa e ti eri come incantata... ho dovuto tirarti per la manica per farti muovere da li! Sei sicura di star bene?"
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Buonsalve a tuttiii
Ecco il 4º capitolo, finalmente sembra esserci un po di movimento in questa storia! Mi rendo conto dello schifo dei capitoli precedenti, ma prometto che d'ora in poi saranno migliori! Comunque, che ne pensate di questo?
Commentate e votate dai!
Buonanotte
Anna
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My new tomorrow with you.
RandomEvelyn Collins è una diciassettenne che ha perso tutte le speranze di avere un'adolescenza come quelle dei film. È intrappolata nella monotonia di ogni giorno che prevede scuola la mattina e compiti nel pomeriggio, e raramente esce con le amiche, ma...