Capitolo 2

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Credo che la campanella della fine delle lezioni abbia il suono più bello del mondo! Anche questo lunedì è finito finalmente. Se sono riuscita a superare il giorno più deprimente della settimana, forse riuscirò a sopravvivere anche agli altri...

Tra pochi minuti sarebbe passata la corriera perciò mi incammino ma, durante il breve tragitto verso fermata dell'autobus, i miei occhi incontrano quelli del ragazzo che mi passa affianco e il mio cuore smette di battere per alcuni secondi, vedo  il mondo attorno a noi andare a rallentatore. Mi sono totalmente concentrata sui suoi occhioni marroni che sono riuscita a malapena a notare che ha i capelli ricci e scuri e delle labbra mozzafiato. Chi è? Come si chiama? Sono talmente presa a guardarlo e a pormi queste domande che non mi accorgo di essere finita addosso a un ragazzone alto quasi il doppio di me:

"Sta attenta a dove cammini piccoletta!" quasi urla quando lo dice, ma io non sembro sentirlo, sono rimasta così tanto affascinata da quegli occhi che non riesco a pensare ad altro. Appena mi sveglio dallo stato di trance in cui ero caduta, borbotto uno "Scusa" al ragazzone innervosito e riprendo a camminare più veloce di prima, girandomi solo un'ultima volta per vedere la sagoma del ricciolino sparire in lontananza.

Cosa mi è successo? Quegli occhi mi hanno stregato completamente...e quei capelli...chissà com'è bello poterli accarezzarli...le sue labbra... proprio non riesco a togliermelo dalla testa. Infatti, anche a casa, dopo più di mezz'ora di autobus, i suoi occhi sono ancora impressi nella mia testa. Mentre mangio, mentre faccio i compiti, durante l'allenamento...quel ragazzo e i suoi occhioni color cioccolato mi accompagnano in ogni mia azione senza lasciarmi tregua per tutto il pomeriggio!

"Eve, Amb, Shawn a tavola!" Già ora di cena? Beh, tanto meglio, ho la pancia che brontola! Corro giù per le scale e vado a sedermi al mio solito posto, tra le piccole pesti. Amo i miei fratellini, ma a volte sono una gran rottura! Tipo ora.

"Mamma Shawn ha detto che sono scema!" piagnucola Amber.

"Shawn! Quante volte ti ho detto che non devi dire queste parole?! Soprattutto a tua sorella!" Lo richiamò la mamma, continuando a versare gli ingredienti dentro una pentola.

"Sei una spiona Amb!" disse correndole incontro e questa, prevedendo già cosa le sarebbe successo, cominciò a correre per urlando a squarciagola che la lasciasse stare! Shawn, per ripicca, continuò a rincorrerla. Inizialmente decisi di far finta di niente, dopotutto erano figli suoi e papà sarebbe arrivato a momenti. Ma dopo 5 minuti, visto che mia mamma non dava segnali di voler intervenire, anzi era molto concentrata a mescolare mi alzo esasperata dalla sedia, blocco la piccola peste e la faccio sedere lasciandolo lì con un "Stai qui, buono e zitto." Poi mi giro verso la bambina che continuava a gridare inutilmente e senza sosta, le tappo la bocca con una mano e trascino anche lei fino alla cucina e la feci sedere come il fratello. "Ora la smettete, tu di prenderla in giro" dico indicando il bambino moro "e tu di urlare!" continuo verso la sua gemella, che mi sta fissando con uno sguardo colpevole. "Scusa" biascicano in coro, e Shawn si rivolge alla sorellina facendole quell'espressione che sa essere irresistibile, dichiarando "E' vero che sei un pò scema Amb, ma io ti voglio tanto bene lo stesso, lo sai vero?" e, senza aspettare una risposta, l'abbraccia, e sento lei sussurrare un "Anche io, anche se sei un pò scemo pure tu." Amo quando fanno così, sembrano essere legati da un filo invisibile che si allungava quando litigano, ma che si accorcia ogni volta un pò di più quando fanno la pace. Sorrido, commossa dalla scena, e sospiro sperando di continuare tranquillamente la serata.

Dopo cena, decido che devo dimenticarlo, dopotutto non lo rivedrò mai più e anche se fosse, non sono il suo tipo e di sicuro non mi cagherebbe! Insomma, ammettiamolo, lui era così bello e io non sarei mai al suo livello... chissà cosa penserebbe la gente se ci vedesse insieme... Basta, basta pensarci! Aiuto mia madre a sparecchiare la tavola, dopodiché prendo in mano uno dei miei libri preferiti, il cellulare con le cuffiette e mi immergo nella lettura. Quando stacco gli occhi dalle pagine, ho talmente sonno che le palpebre mi si chiudono da sole. Faccio un ultimo sforzo e arrivo nella mia camera, camminando in punta dei piedi attenta a non svegliare i gemelli e i miei genitori. Metto il pigiama lilla, raccolgo i capelli in una treccia e mi infilo sotto le coperte. Chiudo gli occhi e immediatamente l'immagine del ricciolino mi compare davanti: chissà se lo rivedrò mai...

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Ecco il secondo capitolo!
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e votando.

Anna

My new tomorrow with you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora