capitolo2

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Non riuscivo piu a parlare gia non parlo molto ma quel ragazzo mi aveva tolto il respiro e la parola.Roxy continuava a parlare ma non riuscivo a seguire neppure una parola ' Judit mi stai ascoltando' Roxy mi riporta sulla terra 'si si roxy scusa ti ascolto' le rispondo mentendo ma lei non mi crede ' ok ok fingero di crederti ma a cosa stai pensando' ' a niente roxy va avanti mi dicevi' ' ah si Roma è una città stupenda e la gente è fantastica' mentre parliamo ci ritroviamo davanti alla porta di casa mia la invito ad entrare ma le risponde che deve tornare a casa e che ci sentiremo piu tardi.
Entro mia madre non è ancora tornata mi tuffo sul divano e non posso fare a meno di pensare al mio incontro scontro con quel ragazzo sono sicura di non averlo mai visto prima. Mi addormento ancora con questo pensiero non riesco a dimenticare i suoi occhi che mi guardavano. Venco svegliata da mia madre che rientrando in casa mi chiama, non sono del tutto sveglia e lei comincia a chidermi cosa voglio per cena, in quel momento ricordo che a pranzo non avevo mangiato niente e il mio stomaco cominciava a brontolare cosi le dico' qualsiasi cosa va bene ho molta fame' mia mamma mi sorride e dice ' ok allora ordiniamo una pizza maxi' la pizza va benissimo io l adoro.
Dopo cena aiuto a mettere a posto e appena finito sento il solito colpo di clacson e Roxy è passata a prendermi esco al volo la mia amica mi aspetta nella sua macchina sportiva rossa fiammante con la capot abbassata ' su Judy sbrigati ' ' si eccomi ' dove si va ' chiedo a roxy da smokwille che domande'. Arrivate entriamo subito vediamo se il nostro tavolo è libero ma non lo ci sono seduti dei ragazzi e ci sediamo al bancone. Il ragazzo ci serve il nostro solito milk shake al cioccolato, e chiedo a roxy se ha conosciuto qualche ragazzo in giro per il mondo. Lei comincia con il dire che a Roma ha incontrato un ragazzo fantastico, bellissimo e dice di essere innamorata, follemente ma conosco roxy lei è sempre follemente innamorata. La lascio parlare a lungo anche perché io non avrei nulla da raccontarle la mia estate non è stata piena ed affascinante, mentre l ascolto continuo a guardare verso la porta ed ogni volta che si apre spero che entri lui, ma nulla entrano ed escono molti ragazzi ma non lui. Forse non saprei neanche riconoscerlo non l ho visto bene in faccia ricordo il suo abbraccio caldo e i suoi occhi, quegl occhi li riconoscerei ovunque. Roxy continuava a parlare ma non riuscivo a starle dietro, non sentivo niente di quello che diceva non riuscivo a smettere di pensare a quel ragazzo. Ad un certo punto la mia amica mi chiede' ma tu non mi stai ascoltando!!!ma che ti prende è da oggi pomeriggio che sei distratta.' le dico 'ma no è che tu hai un sacco xi cose da raccontarmi ed io non riesco a starti dietro' "si si non sarà mica che pensi al ragazzo di oggi pomeriggio" devo dire che mi conosce bene ma mento" quale ragazzo scusa" " quello con cui ti sei scontrata oggi uscendo da qui" "ah quello manco ci pensavo più" mento ancora ma so che non crede neppure ad una parola " va beh se lo dici tu sarà".
Finiamo il nostro milkshake e decidiamo di andarcene anche perché avevo promesso che non avrei fatto tardi.
Usciamo l aria è frizzante e mi fa piacere sentirla sulla pelle; arriviamo davanti casa mia senza parlare ho bisogno di stare un po sola con i miei pensieri ci salutiamo "a domani Roxy " le dico a " domani ".
Mia madre sta gia dormendo finalmente un po di solitudine a volte mi piace stare sola con me stessa, decido di andare a dormire ma non riesco continua a pensare a questo misterioso ragazzo, sono certa di non averlo mai visto la nostra è una piccola città non c e molto un liceo, un cinema, smokwill la piscina comunale e la biblioteca avrei dovuto vederlo da qualche parte.
Non riesco ad addormentarmi vorrei ma sono perseguitata dai suoi occhi. Non mi era mai successo prima, veramente non mi sono mai molto interessata ai ragazzi quelli che conosco o sono stupidi o non prendono nulla sul serio, ho sempre pensato che finito il liceo sarei andata via da qui vorrei studiare giornalismo e poi trasferirmi a New York. Per quanto io ci provi non riesco a prendere sonno continuo a rigirarmi nel letto, mi addormentai a notte fonda e sognai solo i suoi occhi.
"Judit sveglia o farai tardi il secondo giorno" mia madre non cambia mai ritornello sembra che metta un disco " si ora mi alzo ma non potresti cambiare canzone mamma questa la conosco a memoria oramai" la sento ridere " ti preparo qualcosa per colazione???"" no grazie non mi va niente e sono corsa". Esco di casa e mi dirigo verso la scuola, la strada la conosco a memoria non la guardo più sono stanca ho sonno non ho dormito nulla e vorrei solo straiarmi su di una panchina e dormire.
Arrivata a scuola incontro Roxy che mi chiede con chi io abbia litigato la notte prima mi dice che ho un aspetto spaventoso le dico che ho fatto fatica a prendere sonno. " Su forza le dico lascia perdere il mio aspetto e andiamo in classe abbiamo storia" ok ok andiamo" mi dice. Si da il caso che il professore di storia sia anche il vice preside e non è famoso per la sua tolleranza.
Entriamo il prof Keton e' in piedi e sta dando il benvenuto ad un nuovo studente e si augura che sia bravo negli studi tanto quanto lo e' nel football, sto per dire" cavolo siamo in ritardo" quando le parole mi vengono meno è lui no non può essere.

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