Capitolo 1

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Pov's Roxy

Vado avanti e indietro per la casa.
Dopodomani è il compleanno dei bambini e devo nascondere tutti i regali. 5 anni... come crescono in fretta.
Dopo aver finito di nascondere tutto, sento dei lamenti provenienti dalla stanza dei bambini. Mi avvicino a quest'ultima, entro e vedo i bambini svegliarsi.

《Buongiorno piccoli miei!》-li saluto sorridendo.

Si girano verso di me, e appena mi vedono sorridono- 《BUONGIORNO MAMIII!》-urlano.

Mi avvicino e do a ognuno un bacio sulla fronte.

《Andiamo a fare colazione, che ne dite?》-chiedo dolcemente.

《Si! Mamma io voglio le crepes alla nutella!》-mi avverte Amelie.

《Si! Anche io!》-aggiunge Zack.

《Va bene! E crepes alla nutella sia!》-esclamo-《Andiamo!》

Urlano un "SIII" e corrono in cucina, mentre io rimango a fissare la cameretta.
Le pareti laterali sono rosa, mentre le frontali azzurre. I mobili sono color legno, il letto e le lenzuola rosse. Beh, poi ci sono giocattoli sparsi qui e là.
Purtroppo non è una stanza delle migliori, ma non avevo soldi, visto che quando uscii incinta avevo 14 anni e i miei genitori mi cacciarono di casa. Sinceramente, di loro non mi importa: Certo, mi mancano molto, ma mi manca più mio fratello Andrew, di 2 anni più grande di me.
Scaccio via i miei pensieri, e vado in cucina. Entro e vedo Amelie e Zack seduti che giocano con la frutta finta sul tavolo. Sorrido e preparo delle crepes alla nutella per loro. Metto a tavola e mangiano di gusto.
Purtroppo per i loro regali ho speso moltissimo, e ora i soldi sono pochissimi. Devo cercare di risparmiare il più possibile. Tutti i lavori che faccio non mi permettono di tenere i bambini, quindi lavoro in un piccolo bar, ma pochissime volte, lasciando i miei figli da Camille, la mia migliore amica. Se non era che è troppo lontano porterei i bambini da lei tutti i giorni, visto che li adora, in modo da fare un lavoro regolare, ma non posso portarli lì ogni giorno, visto che non ho un auto e non posso farli sempre venire a prendere dal suo autista o come si chiama. Si, autista: lei è ricchissima. Ha provato spesso a regalarmi soldi, ma ho sempre rifiutato.
A distrarmi dai miei pensieri è Zack che ha finito di mangiare. Prendo il suo piatto e lo lavo, stessa cosa faccio con quello di Amelie, quando anche lei finisce.

《Che ne dite se andiamo al parco?》-chiedo.

《SIII!》-urlano felici.

《Andiamo a vestirci, allora!》-esclamo.

Andiamo nella loro cameretta e li vesto.
A Amelie ci ho messo più tempo, visto che ha voluto scegliere lei tra le sue tutine.
Andiamo in bagno e li pettino.

《Mamma mi fai la treccia?》-mi chiede Amelie.

《A me il ciuffo!》-aggiunge Zack.

Ah. A quasi 5 anni e hanno già i vizi con i capelli. Buono a sapersi.
Faccio loro le cose richieste, poi decido di vestirmi io. Vado nella mia stanza e prendo una maglia e un pantaloncino comodo, e mi spoglio.

《Sei bellissima mamma-》-mi giro verso la porta-《Da grande voglio essere bella come te!》-esclama Amelie sognante.

Sorrido-《Ma tu sei già bellissima!》

《Davvero?》

《Davvero piccola bionda!》-esclamo.

Sorride e si avvicina-《Posso guardarti?》

《Certo!》

Mi vesto e mi metto delle vans.
Non sono imbarazzata per Amelie, anzi, è normale, è mia figlia!
Vado in bagno e mi pettino con una treccia di lato.

《Su, andiamo.》

Prendo Amelie per mano e vado in salotto, dove trovo Zack guardare la TV. Appena mi vede la spegne e mi da la mano. Usciamo e porto i bambini al parco. Loro si catapultano sullo scivolo e io mi siedo su una panchina, incantandomi a guardarli.
Sono identici a me, solo Zack ha preso gli occhi più intensi del padre. Il resto tutto da me. Apparte alcuni lineamenti. Eppure quegli occhi mi riportano in mente tanti ricordi. Il mio primo amore... la mia prima volta, che per lui sarà stato solo semplice sesso... tutto rinchiuso in due occhi stupendi.
Vedo un ragazzo biondo riccolino passare, e posso giurare di aver visto quei ricci milioni di volte. Il ragazzo si felma sui suoi passi e si gira. Spalanco gli occhi.
È impossibile!

《R-Roxy?》-balbetta.

È lui... è esattamente lui...

Amore? Impossibile!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora