capitolo 2

349 25 1
                                    

Mi sveglio sentendo un buon profumino proveniente da giù. Mi guardo un po in giro e noto che sono in un letto.
Mi ricordo che ieri quel ragazzo, di cui non conosco il nome, mi ha aiutata! Ammiro il suo gesto, altri mi avrebbero lasciata lì a marcire.
Mi alzo e mi stiracchio, devo ammettere che dormire al caldo in un letto è molto meglio che dormire al freddo per terra....
Scendo giù e sento gridare delle parole incomprensibili.
Tutti sono riuniti in un cerchio e cantano la canzonicina di buon compleanno.
"Tanti auguri a te! Tanti auguri a te! Tanti auguri ad Àlvaro, tanti auguri a te!! Auguriiiii!!!" chi è questo Àlvaro?
Faccio una finta tosse e tutti si girano verso di me.
"Oh ciao, finalmente ti sei svegliata!" dice un ragazzo non tanto alto pieno di tatuaggi alle braccia.
"Ehmmm, si!" - "Vieni di qui c'è la colazione" il ragazzo di ieri mi porge la mano e io gliela prendo un po impacciata.
"Ecco qua. Mangia quello che desideri" sul tavolo c'è di tutto! Sembra il cenone di capodanno!
Latte, cereali, pancake, beacon, uova, succo d'arancia...insomma il paradiso per chi non mangia da due giorni. "Mmm...potete dirmi i vostri nomi?" i ragazzi sorridono e mi porgono le loro mani.
"Maxi Pereyra" - "Giorgio chiellini" - "Gigi Buffon" - "Alex Sandro" - "Paul Pogba" - "Mario Mandžukićh" - "Andrea Barzagli" - "Juan Cuadrado" - " Simone Zaza" - "Sami Kedhira" - "Leonardo Bonucci" - "Claudio Marchisio" - "Paul Dybala"....
"E tu come ti chiami?" dice il ragazzo che dovrebbe chiamarsi Paul Pogba. "Sophia" dico imbarazzata. "Non essere timida, ormai fai parte del nostro gruppo, e noi siamo molto contenti di averti qui con noi" sorrido a Claudio, questi ragazzi già mi piacciono.

I nomi sono varamente tanti ma comunque alcuni già gli ho memorizzati, anche se i cognomi sono abbastanza difficili da pronunciare.
"Piacere io mi chiamo Àlvaro Morata" il ragazzo di ieri, che mi ha aiutata, e che gli sono davvero grata per il suo gesto, si avvicina a me e mi porge la mano, ecco di chi è il compleanno. "Allora sei tu il festeggiato?" - "A quanto pare" mi sorride e vengo affascinata dal suo sorriso. "Allora, io ti ho portata qui, ho raccontato ai ragazzi dove ti ho incontrata e sono più che d'accordo che tu rimanga con noi ma..." - "Devo sparire il più presto possibile, vero?" - "Cosa? No, anzi... Volevo dirti che noi siamo dei calciatori e quindi siamo spesso in viaggio e tu sarai costretta a seguirci, ti va bene?" abbasso lo sguardo, questi ragazzi stanno facendo troppo per me "Questo mi va più che bene ma..." - "Perfetto, allora..." "No Àlvaro, aspetta. Voi state facendo troppo per me, mi conoscete appena, e non so se..." "Smettila di farti paranoie assurde, ti ho aiutata e non me ne pento, mi fido e ti ripeto che ormai fai parte di noi, vedrai, anche tu t'innamorerai del calcio, fidati!" mi fa un occhiolino e gli sorrido, che tenero!
Lo abbraccio e chiudo gli occhi per godermi il momento, stanno facendo troppo per me....troppo!
"Ti daremo tutto quello che non hai mai avuto" lo abbraccio più forte, le sue parole mi colpiscono dritta al cuore, nessuno me lo aveva detto prima. "Alvaro?" - "Dimmi..." - "Grazie e....tanti auguri!"

Mi hai cambiato la vita|| Alvaro MorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora