capitolo 6

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°Alvaro
Devo trovarla, devo assolutamente trovarla.
Il fatto e che sono uno stupido, ho preferito pensare alla partita piuttosto che a lei.
Mi sento male.

Corro a tutta velocità con la macchina. Qui fuori sta diluviando e lei...dove potrà essere?

"Va piano Àlvaro, così rischiano di fare un incidente" mi dice Simone che continua a lamentarsi per la mia velocità.
Infatti sto correndo abbastanza, ma cazzo, sono così tremendamente preoccupato.
"Non m'importa, è colpa mia se lei è andata via. Guarda come piove, diluvia e lei è qui fuori ma io non so dove" - "Ancora non capisco perchè tutta questa decisione a volerla trovare, è una ragazza che è entrata nella tua vita, d'accordo. Ma, insomma, non conosci niente di lei. Perche dovresti essere così preoccupato?" sbuffo e gli do una veloce occhiata, lui non può capire. "Gli ho promesso, anzi gli abbiamo promesso, che lei avrebbe avuto tutto ciò che non aveva mai avuto, e guarda il risultato, non abbiamo mantenuto la promessa. Ci sei o ci fai, Simone?" mi guarda come per dire "ma vaffanculo" e continuo a guidare guardando in ogni possibile vicolo cieco. "Secondo me ti piace"

°Sophia
Qualcuno mi scuote un braccio molto forte e io sono costretta ad aprire gli occhi.
Quando gli apro vedo davanti a me Àlvaro e Simone, oh cielo, mi hanno trovata.
"Sophia!" Àlvaro mi alza e mi abbraccia subito dopo. "Mi sono così preoccupato, dove sei stata?" dice guardandomi negli occhi anche se la pioggia ci impedisce il contatto visivo al massimo. "Io... Io ero andata a fare una passeggiata" - "Non allontanarti più! Ok? Alvaro quasi mi faceva morire di crepacuore, dovevi vedere come correva" rido alla battuta e alla faccia di Simone, forse mi sono sbagliata sul fatto che Àlvaro non mi voglia bene.

Siamo davanti alla porta di casa Juve, per tutto il tragitto Àlvaro non ha fatto altro che chiedermi scusa, e io le ho accettate. Simone è rimasto tutto il tempo con le cuffie nelle orecchie, diceva che Àlvaro era insopportabile, infatti per i miei gusti ha chiesto fin troppe volte scusa.

Alla chiusura della porta d'ingresso tutta la squadra si girano con un notevole viso preoccupato, che carini!
"Sophia!" dicono tutti venendomi vicino, io arrossisco di colpo, nessuno si è mai preoccupato per me...
"Dove sei stata?" mi chiede Gigi.
"Ero andata a fare una passeggiata e non sapevo più come tornare allo stadio" dico abbassando lo sguardo. "Promettici che non lo farai più" dice Leo. Alzo lo sguardo verso di lii e lo abbraccio formando così un abbraccio di gruppo. "Ti vogliamo bene" sorrido alle parole di Àlvaro che parla per tutti. "Evvero" rispondono gli altri.
Devo ammettere che mi hanno sorpresa, non avrei mai pensato che mi volessero bene, e io che mi faccio sempre questi film mentali, da oggi Sophia cambia, non penserò più al passato ma vivrò il presente e aspetterò il futuro, basta tristezza e pianti isterici la notte, da oggi solo divertimento e pazzie insieme ai miei nuovi amici.

Mi hai cambiato la vita|| Alvaro MorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora