Gennaio.
O forse febbraio.
In qualsiasi caso, faceva talmente tanto freddo che un minimo sospiro portava ad una nuvoletta davanti al mio viso.
Presi fuori l'ombrello e lo aprii per coprirmi mentre camminavo seguendo il viale. Un gran numero di macchine sfrecciavano in due direzioni differenti su due corsie differenti.
Arrivata all'imponente edificio, salii i gradini ed andai nella mia aula, dove il professore era appena arrivato. L'aula 500B era, per la mia sfortuna, la più fredda dell'intera scuola quindi tenni la giacca anche durante le lezioni.
La prima lezione fu noiosa e lunga e non mi trattenni dal guardare fuori dalla finestra più e più volte, perdendomi nel volteggiare delle foglie nell'aria, come se stessero ballando.
Un gruppetto di ragazzi era riunito sotto al grande albero del cortile interno, a fumare e chiacchierare come se la scuola fosse un optional. Sbuffai, ma ne diventai più presa quando notai un ragazzo diverso. Era alto e magro e rifiutava tutte le sigarette che gli altri ragazzi gli porgevano. Aveva la pelle scura e un sorriso molto luminoso; i capelli neri tenuti su da qualche chilo di gel era la prova evidente del fatto che volesse solo essere accettato dagli altri.
Quel ragazzo, naturalmente, eri tu.

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Autunno.
Short StoryL'autunno era la nostra stagione preferita. Le foglie cadevano fuori mentre noi stavamo accoccolati sotto alle coperte, con delle tazze fumanti in mano a guardare vecchi film. Ora, la foglia sono io.