La luce della telecamera illumina di verde l'ambiente circostante. Ha i brividi, ma deve andare avanti se vuole uscire da lì. Alza lo sguardo e nota la barra della batteria farsi rossa. Ricarica in fretta, temendo di restare al buio. Deve trovarne altre, ma dove? Si arrampica a fatica per uno di quei condotti pieni di ragnatele, e scende subito dopo. Ora è in un corridoio, spettrale tanto quanto la pioggia che non ha cessato un attimo di cadere da quando è dentro il manicomio. Si ferma e si guarda intorno. Calma, pensa, mantieni la calma.
Richard Trager, ecco cosa ci mancava. Dov'è finito quello psicopatico? Salterà fuori da un momento all'altro, si dice. Un leggero tremito accarezza la sua schiena. Okay, è ora di andare. Fa qualche passo in avanti e ha già individuato la sua via di uscita, quando una porta a destra si apre. La prima cosa che vede sono le cesoie e si blocca, senza capire più nulla. La musica esplode nelle sue orecchie. Panico. Dove vado? Dove? si chiede, osservando l'uomo scheletrico uscire completamente allo scoperto.
Richard, Richard.
Quel nome è un incubo, ormai. L'uomo si accorge della sua presenza, ed il caos ha inizio. Fa marcia indietro, pensando al condotto. Potrà nascondersi lì finché non si sarà calmata la situazione. Tranquilla! si ripete, e proprio quando crede di essere riuscita ad arrivare a quel maledetto condotto, Trager colpisce Miles con la sua arma e la musica aumenta di volume.
<<Cazzo!>> grida Mina, sobbalzando e togliendosi le cuffie. Il joystick le vola di mano, mentre il videogioco va avanti. Solo per poco, perché ovviamente hanno già ucciso il povero Miles. Si alza da terra e lancia un'occhiataccia allo schermo, mentre fuori il temporale è sempre più forte. Un lampo illumina il suo quartiere e la pioggia che batte sui vetri aumenta d'intensità. Prega che non salti la corrente: se perde il salvataggio proprio adesso... neanche vuole immaginare ciò che potrebbe succedere. Sono giorni che prova a fuggire da Richard, ma nulla da fare. Proprio non ci riesce. Le hanno consigliato di togliere la musica, ma che senso avrebbe giocare ad un videogioco horror senza effetti sonori? Sospirando, e capendo che il suo cuore ha ripreso a battere ad una velocità che è nella media, recupera il joystick. Subito dopo, sempre guardando lo schermo in malo modo, si sistema sui cuscini che aveva precedentemente posizionato al centro della stanza.
<<Okay.>> prende un bel respiro e mantiene la calma <<Scappiamo una volta per tutte da questo figlio di puttana.>> butta fuori l'aria e, determinata più che mai, preme start. L'ennesimo lampo illumina la stanza per qualche attimo.
Poi un tuono, e tutto si fa buio.
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Press Start.
FantasyMina sta giocando ad un gioco che le hanno comprato da pochi giorni. Sono ore che prova e riprova, ma nulla da fare: continua a perdere. Quando si dice che sì, quello sarà il tentativo vincente, un tuono fa tremare i vetri della sua stanza e tutt...