-4

515 36 0
                                    

Una volta sceso da quel camion, io e il resto della banda arrivammo finalmente a Malibu in una zona periferica, laddove i poliziotti non si sarebbero fatti vedere nei paraggi e, prendendo in "prestito" un furgoncino, andammo verso il nostro nascondiglio, il quale non era molto lontano da dove ci trovavamo noi. Arrivati lì, entrammo furtivamente per non farci vedere. Là dentro, in un angolo remoto della stanza, ci aspettava il nostro modesto frigorifero pieno di birre e non ci volle molto per svuotarlo quasi del tutto. Ah il gusto della birra!!Mentre ce le godevamo una ad una, avevamo preso i tre sacchi pieni di dollari e, mazzetto per mazzetto, cominciammo a contare tutti quei foglietti verdi. Mentre li stavo contando anche io, notai che Jack era sparito all'improvviso, ma non mi preoccupai più di tanto. Finito il conto dei dollari, li avevo messi io nella cassaforte e, dopo aver bevuto l'ultimo sorso della mia seconda birra, me ne andai a casa. Chiamai un taxi e mi feci portare a casa. Durante il tragitto, pensai a tutto quello che era successo con Jack e di come si era comportato con me... Arrivato sulla mia via, il taxi fermò, pagai il conducente e mi avviai verso la porta della mia casa. Arrivato alla porta, cercai in tutte le tasche che avevo le chiavi, ma non le trovai. Notai dopo che la porta era leggermente spalancata, entrai subito e controllai che non ci fosse entrato nessuno. Per fortuna fù cosi. Essendo stanco, mi sedetti una attimo sul divano e, sulla parete accanto, c'era uno specchio nel quale mi specchiai e, dopo essermi osservato per dei buoni cinque minuti, notai quanto ero....sporco. Senza restare, andai a farmi una doccia, la doccia più lunga e calda che io avessi mai fatto. Una volta finita, mi rasi la barba, mi lavai i denti e mi misi addosso un cappotto bianco. Volevo guardare un po di televisione, magari la partita del Lakers non era ancora finita e perciò andai in soggiorno. Arrivato là, mi venne un colpo al cuore e le mie gambe non riuscivano più a sostenermi... Jack stava seduto sul mio divano e mi guardava intensamente, con le braccia incrociate e col suo sguardo malizioso. Ma come aveva fatto ad entrare??Non aveva mica le chiav....le chiavi, ecco dove erano finite!Mi guardò ancora e mi disse:"Non è educato essere altrove quando si hanno ospiti!". Si alzò dal divano e venne lentamente verso di me, fissandomi con i suoi maledetti occhi verdi, facendomi perdere del tutto. Io, per non farlo diventare violento, stetti fermo dinanzi a lui, cercando di sfidarlo.
Di una cosa ero certo, cioè del fatto che quello che sarebbe successo, non mi sarebbe affatto piaciuto...

GRAZIE PER SEGUIRE LA LETTURA DI QUESTO TESTO.
A BREVE METTERÒ LA QUINTA PARTE.

Till roses turn blackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora