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Finalmente, dopo aver finito di fare ... ciò che stavamo facendo, ci eravamo dati l'ultimo bacio, il che fu il più intenso di tutti, e ci eravamo messi a dormire. Lui mi tenne abbracciato tutta la notte e io non smettevo di guardarlo, malgrado avessi tanto sonno, ma non riuscii ad addormentarmi , ero troppo contento di dormire con lui e di sentirmelo accanto e perciò volevo godermelo ... alcune volte anche egli si era svegliato e ,mezzo addormentato, mi guardò e mi sorrise, poi, come un bambino, si addormentava nuovamente senza dire una parola. Notai quanto era bello... troppo bello e, nonostante la sua notevole forza, mentre dormiva aveva quell'aria innocente che mi trasmetteva molta tenerezza e che accresceva il mio desiderio di stargli accanto... Ormai le ore stavano passando ed io ero ancora sveglio, stanco come non mai, e cercavo in ogni modo possibile di addormentarmi ma, quando una volta provai ad alzarmi per andare a prendere una boccata d'aria, Jack subito mi strinse a sé e non mi lasciò andare, quasi come se fosse rimasto sveglio insieme a me, avendo però gli occhi chiusi...che uomo misterioso. Finalmente, dopo buone ore, i miei occhi si stavano chiudendo e il numero degli sbadigli stava aumentando, quindi molto probabilmente stavo per addormentarmi ma, prima che i miei occhi si chiedessero del tutto, sentii Jack agitarsi e muoversi nel letto; allora prestai attenzione a lui perché volevo assicurarmi che stesse bene e subito dopo lo sentii balbettare certe parole, tra le quali capii :" Brianna vai...Brianna no, non qui....". Mi resi conto che stava sognando, perciò lo strinsi forte a me e gli diedi un bacio, dicendogli sottovoce:" Tranquillo mio leone, ci sono io". Infine si calmò...ma io no. Pensavo a quel nome, Brianna, e volevo tanto sapere chi fosse colei e, pensando e pensando, alla fine mi addormentai... Mi svegliai, e quando lo feci, la mia vista venne offuscata da un bagliore che proveniva dal sole, il quale era proiettata proprio sul mio viso. Aspettai qualche minuto per schiarirmi un attimo la vista e quando riuscii a vedere normalmente, notai che erano le 14:25 del pomeriggio e che Jack non c'era più. Sul suo cuscino, al posto di ritrovarmi lui, ritrovai un biglietto con scritto :" Elliot scusa se me ne sono andato senza salutarti, non volevo svegliarti. Sei stato fantastico ieri sera, mi sei davvero piaciuto. Stasera alle 21:45 ti aspetto al Cindy's"
Dopo averlo letto, mi alzai dal letto, mi feci la doccia e mangiai. Cercai anche di chiamare Christian, il quale stranamente non mi aveva risposto. Per il resto della giornata pensai alla precedente sera insieme a Jack e il mio desiderio di riaverlo accanto stava sempre aumentando. Più che altro mi aveva impressionato questo suo lato amoroso e fatale che solo a me aveva svelato e non avrei mai pensato che un uomo virile ed autorevole come lui potesse averne uno... Finalmente l'orario dell'uscita serale si stava avvicinando e anche io cominciai a prepararmi. Una volta pronto, chiamai un taxi e mi feci portare al Cindy's, uno dei club notturni più frequentati a Malibu. Arrivato lì, pagai il conducente ed entrai. Il locale era pieno, ma riuscii a ritrovare i membri della banda i quali...si stavano divertendo. Andai da loro, salutai tutti e, col mio arrivo, il giro delle birre cominciò. Gli altri avevano iniziato a parlare su varie questioni che riguardavano il nostro lavoro, ma io non prestai importanza e con gli occhi cercavo dove fosse andato a finire Jack. Dopo dei buoni minuti passati, mi alzai e feci un giro per il locale, quando finalmente vidi Jack che...stava parlando con una ragazza. Cominciai a fissarli. Notai che entrambi si parlavano e questo mi diede un certo effetto, ma poi lui mi vide e, prima che potessi andare a salutarlo, lo vidi....lo vidi mentre stava baciando quella...quella ragazza e ciò mi fece scoppiare. Uscii dal locale prima che lui potesse venire da me, presi il primo taxi che ritrovai davanti al locale e mi feci portare a casa. Durante il tragitto feci tutto il possibile per riuscire a non piangere per non farmi vedere dal conducente ma, quando appena entrai in casa, crollai e mi buttai a terra, piangendo. Non riuscivo a vedere niente per colpa delle lacrime che coprivano i miei occhi e respirare mi era impossibile per colpa dei singhiozzi. Non sapevo più a cosa pensare e a come passarci oltre. Come...come aveva potuto, cosa avevo sbagliato per meritarmi ciò? Che cosa non gli andava bene su di me e cosa lo portò a baciare quella ragazza. ..proprio davanti a me? Tutte queste domande rimbombavano nella mia testa come se qualcuno me le avesse urlando nell'orecchio e, a un certo punto, finii anche le lacrime per piangere. Non volevo sapere più niente su di lui, volevo lasciare tutto stare, considerare tutto una storiella passiva e andare oltre, ma purtroppo il mio cuore voleva altro. ..

GRAZIE PER AVER LETTO QUESTO CAPITOLO!!! A PRESTO NE ARRIVERÀ UNO NUOVO.

Till roses turn blackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora