Il mio primo giprno di scuola ero super eccitata, felice, curiosa e pensierosa. Non ero molto attenta, perché mi piaceva e mi piace tuttora vagare nella mia immaginazione, stare in mondi fantastici dove tutto è possibile, anche le cose più impossibili, perché io sono una persona strana, e anche essendo una femmina, preferisco i maschi, perché loro quando litigano si danno una spinta e tutto è normale. Invece le femmine non sono così semplici, prima si intromettono altre due tre persone, fino a quando non si sono formati dei gruppetti, questo non è bello, non bisogna intromettersi negli affari degli altri. Il resto della prima l'ho passato ad snnoiarmi. Per me la scuola è come una prigione, dove la mia immaginazione è rinchiusa in una cella impossibile da aprire. Però i maestri non hanno mai capito che senza la nostra immaginazione, non potremmo mai essere bambini, io senza la mia non riuscirei ad applicarmi, senza quella sento una parte di me che mi abbandona. In prima ero e sono tuttora obbligata a mangiare tutto, per questo non raggiunge mai la fine della giornata a scuola, non riuscivo a raggiungere le 16, era un impresa per me. In quell'anno è arrivato un bambino dalle Filippine e io l'ho aiutato ad ambientarsi nella scuola, si chiama Arvie. Non avevo una cotta per nessuno, non volevo diventare grande così in fretta, era una bambinona. La pagella l'ho avuta abbastanza bella, anche se non me ne importava niente.
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Ciao a tutti audaci lettori spero che il capitolo vi sia piaciuto e ditemi cosa succede nella vostra classe quando litigano. Al prossimo capitolo, ciauu
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LA MIA STORIA
RandomIo sono un tipo di persona un po bastardo, invornita, noiosa, stron** e negativo. E voi che tipo di persona siete? Simili a me, solari, gentili e divertenti o un misto?