Capitolo 3: Il tramonto

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Ormai è mattina.

Come ogni giorno prima di andare in missione faccio una bella colazione ricca di proteine e un po di allenamento. Ma stamattina è tutto diverso, oggi parto alla ricerca del Nox.

Ho deciso di portare anche mia sorella mia per tenerla lontana il più possibile da mio padre e da mio nono.

Ho pensato tutta la notte alle loro parole; non mi aspettavo un tale comportamento da loro...sono rimasta veramente delusa.

Dopo aver incontrato Betula, entrambe ci dirigiamo verso la grotta sempre con mia sorella Mia che inizia ad avere un po di paura.

Una volta giunte a destinazione, sguaino la spada e mi avvio verso la grotta molto buia e fredda.

<<Ferma Rose!>> urla Betula venendomi in contro correndo insieme a Mia.

<<Non mi fido di questa gratta.>>

<<Non ho altro modo per entrare nel bosco.>> rispondo guardando la grande roccia.

<<Vi porto io volando. Faremo prima>> propone Betula a Rose mah...

<<Ah! Per me non ci riesce!>> avanza Mia sbuffando.

<<scusa eh.. Ma chi ti ha interpellato?>> sbotta Betula.

<<Smettetela di perdere tempo e andiamo avanti!>> urlo per zittirle entrambe.

Grazie a Betula, risparmiamo il lungo tragitto all'interno della grotta superandola direttamente in volo.

Una volta a terra incominciamo a camminare per il fitto bosco, molto buio.

Ormai saranno passate tre ora dalla nostra partenza. Ad un tratto  ci troviamo difronte ad un'albero con hai piedi una casa.
Mi incuriosisce molto così inizio a studiarla all'esterno.

Vedo Mia avvicinarsi alla casa inconsciamente. Gli corro in contro e l'afferro al volo.

<<Ma che diamine stai facendo!>> urla lei spingendomi

<<Ma sei stupida? Non ti hanno insegnato ad esaminare prima il posto per eventuali trappole? Certo, evidentemente rispetto a me tu sei una nulla facente.>> sbotto.

Lei rimane in silenzio. Alzo lo sguardo verso il cielo vedendo la direzione dei raggi del sole.

<<Proprio come pensavo>> sussurro.

Entrambe si voltano verso di me con uno sguardo confuso.

<<Non possiamo avvicinarsi prima del tramonto.>>

<<Perché?>> chiedono in coro Mia e Betula.

<<Questa è una magia per tenere lontano gli animali fino il tramonto.>>

<<Ma non ha senso... Da cola li hai capito?>> domanda Betula cercando di capire.

<<Vedi i raggi del sole? La loro direzione cade sempre sulla casa.
Con questo, La casa è protetta dagli animali notturni o dai Nox che non sopportano il sole.>>

<<Ma non ha senso. Perché proteggersi solo durante il giorno e non la notte?>>

<<Come ben sai ogni pianta ha bisogno del sole, ma quando calla la notte i petroli del fiore si richiudo per aspettare di uovo le luci del mattino. Lo stesso meccanismo ha questo albero.
Questo è un albero magico, al calar della notte la casa rientra nell'albero e sarà in quel caso che noi entreremo. Noi non siamo i Nox e quei pochi raggi del sole non ci fanno nulla>> finisco il discorso.

<<Caspita Rose! Non sapevo di aver davanti l'elfa della conoscenza>>

<<Cosa stai insinuando>> sbotta Mia linciandola con gli occhi.

<<Oh non preoccuparti piccolina. Non essere gelosa di tua sorella, lei oltre ad essere la futura regina ha anche la bellezza di essere l'elfa della sapienza e conoscenza, una dote che solo in pochi possiedono.>>

<<Perché sono in pochi?>> domando.

<<Perché capita solo una volta ogni vent'anni che questo "potere" si instauri in una persona. Non so altro.>> conclude.

<<Si certo!>> senti Mia sbuffare mentre si siede a terra.

Dal suo sguardo si può dedurre tutto. Si sente inferiore e priva di ogni cosa che potrebbe far riconoscere in lei un senso di potenza.
Io non ho voluto diventare così, anche se grazie a quello che sono diventata, sono l'unica elfa che potrà salvare questo mondo privo di luce.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 06, 2015 ⏰

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