... un manipolo di zombie sta battendo i pugni contro la porta, incrinandola sempre di più.
Noi indietreggiamo e saliamo man mano le scale che portano al primo piano. Il frastuono di pugni sul vetro è assordante e...
«Posso essere d'aiuto?»
«AAAAAAH!» urlo, voltandomi di scatto: un uomo sulla trentina con uno strano capello e baffoni voluminosi ci sta osservando.
«Chi sei?» chiede Steve
«Mii Mario! Al vostro servizio»
Ok, la situazione si stava tramutando in pura follia!
Poi gli zombie irruppero nel salotto al pian terreno...
«Dobbiamo uscire di qui!» dico io.
«Nessun problema, passiamo dal tetto!» e detto questo, Mario spicca un salto innaturale, sfondando il soffitto!
Così iniziò la mia avventura sui tetti della metropoli, con un tizio che rompe i tetti e un ragazzo che fabbrica un giubbotto antiproiettile da delle lattine!