La mia migliore amica si chiama Sara, come me ha sedici anni e credo sia tra le persone a cui voglio più bene.
Ci siamo conosciute a tre anni e da allora non ci siamo più separate.
Dalla prima elementare alla terza superiore (anno che frequentiamo adesso) siamo sempre state in classe insieme. Alle medie per puro colpo di fortuna, alle superiori per nostra richiesta.
Le voglio un gran bene e tutte e due faremmo di tutto per l'altra.
Sara (o la Sara, come la chiamiamo qui) è una ragazza di media altezza, corporatura magra e slanciata.
I suoi capelli sono i più belli che io abbia mai visto: grossi, biondo chiaro con sfumature dorate leggermente più scure e morbidi. Spesso in classe li raccoglie in una cipolla disordinata.
Da alcuni anni porta degli occhiali dalla montatura larga e color lavanda per leggere, dietro ai quali si celano dei grandi occhi color giada, ornati da lingue ciglia che allunga con del mascara che mette quotidianamente.
Il suo naso è molto piccolo e sopra ci risiede una simpatica spruzzatina di lentiggini.
La bocca è anch'essa piccola, con il labbro superiore molto sottile e il labbro inferiore leggermente più carnoso. Spesso ci applica del rossetto chiaro o un po' di lucidalabbra.
Sara è una ragazza molto pratica, quando la situazione diventa troppo sentimentale preferisce fare le cose i maniera spiccia.
Il suo difetto più grande è quello di non saper matenere un segreto, cosa che ci ha fatto litigare molto in passato.
È molto intelligente, sveglia e una gran sognatrice.
Spesso mi chiede consiglio su come comportarsi con il suo ragazzo o in situazioni generalmente difficili.
Lei dice scherzosamente che sono la sua "consigliera reale" e che lei è la regina.
Mi ricordo che da piccola lei mi chiamava sempre "Peste Bubbonica", non sapendo che fosse una malattia e che trovavamo questo nomignolo particolarmente divertente.
Io invece chiamavo lei "Jet Bubbonico" nome che è assolutamente privo di senso.
Vi giuro che adesso che lo sto scrivendo sto ridendo come una demente.
In terza elementare ci siamo fissate con il cartone "Kung Fu Panda" ed in camera sua organizzavamo grandi tornei di Kung Fu.
Scene comiche. Ve lo assicuro.
Una volta le ho dato un calcio in faccia per sbaglio e lei si è buttata a terra, un po' dal ridere un po' dal dolore ed io da buona amica le sono scoppiata a ridere in faccia e quasi cadevo pure io.
Scusate se scrivo da schifo ma sto ridendo perché una scema di mia conoscenza sta facendo delle facce strane davanti allo specchio e non si accorge che la sto guardando.
Sempre in terza elementare ci siamo date il soprannome "Scema" e "Stupida", a me era stato affibbiato il primo nomignolo, a lei il secondo.
E devo dire che è un soprannome che usiamo ancora oggi.
PARTE PIÙ SERIA
So che questo "testo" (senza offesa per i testi) fa schifo, ma mi sono davvero divertita a scriverlo.
Volevo ringraziarvi, voi che avete organizzato il concorso, perché avete dato una splendida opportunità a tutti noi per divertirci e sperimentare le nostre abilità.
Sara (devo reprimere la tentazione di scrivere il suo nome con l'articolo, mannaggia) che è qui con me e sta cercando di sbirciare, dice che sono una *scusate il termine* leccaculo. Io davvero penso quello che ho detto e spero che questo non sia il vostro ultimo concorso.
So che probabilmente verrò eliminata a questa manche, ma vi ringrazio perché mi sono divertita davvero tanto.
Ciaoo,
Eugenia e Sara
P.s. so che avrei dovuto scrivere solo una descrizione ma non ho resistito a Kung Fu Panda.
