Make a wish

La chiamata.

Il telefono iniziò a squillare,io risposi e mi dissero:<<è nato è nato >> poi passai il telefono a Sonia che gli chiese come lo avrebbero chiamato loro risposero:"Jacopo".
Marika ed il bambino dovettero rimanere qualche giorno sotto controllo e poi uscirono dal ospedale.
Jacopo era così carino,nessuno mi aveva di tenerlo in braccio,ma potevo capire io non ero di famiglia magari non si fidava.
Marika andò a vivere da sola con il suo fidanzato e Jacopo,ogni sabato veniva da noi con Jacopo.
Andai così in camera a fare i compiti,cercando il libro mi ricordai di averlo prestato a Mattia,lo chiamai e gli dissi:<<scusa tu hai il mio libro?!>> lui rispose:<<si,ma anche io devo studiare se vuoi vieni qui da me e studiamo insieme?!>> restai in silenzio per un minuto,non sapevo cosa rispondere ma dalla mia bocca uscì spontaneamente un si,lo amavo troppo per essere arrabbiata con lui,si era uno stronzo ma era il mio stronzo,così gli chiesi <<verso che ora posso venire?>> rispose <<verso le 15:30>> risposi <<ok allora a dopo>> e attaccai.
Erano le 14:02 dovevo sbrigarmi così corsi in bagno e mi buttai nella vasca ma sfortunatamente avevano tolto l'acqua perché nella mia via stavano facendo dei lavori così andai nella mia camera e cominciai a scegliermi i vestiti dopo ora di indecisione decisi di mettermi sotto dei gambaletti neri e sopra un top provocante nero e delle mutandine nere con un merletto sopra a tutto questo mi misi dei jeans ed una maglietta celeste.
Erano le 15:15 mi avviai e arrivai davanti alla sua porta precisamente alle 15:30,ero spaventata all idea di bussare alla porta ma la mia mano involontariamente si fece avanti e bussó,lui mi aprì era elegantissimo sembrava che dovessimo andare ad un galà aveva una camicia bianca e dei pantaloni neri,prese il libro e ci mettemmo sul divano a ripassare,mentre lui mi ripeteva la lezione io non lo ascoltavo ma guardavo soltanto le sue labbra che si muovevano,quelle labbra che erano la mia droga.

Continua