Presi fra le mai il mio violino ed incominciai a suonare una vecchia canzone che avevo sentito. Mi diedi il tempo con il piede e mi ritrovai a pensare a lui. Harael non si era più fatto né vedere né sentire, mi chiedevo il perché.. avevo tante domande da porgli sull'accaduto di quel giorno ed erano ormai passati quattro giorni da questo. Forse non poteva più vedermi, forse non voleva. Ripresi a suonare lasciandomi sfuggire un sospiro. Forse ero solamente impazzito e non esisteva, ma io lo avevo impresso in mente. I suoi occhi che non seppi decifrare il colore, se azzurro o verde, i suoi capelli scuri e ricci. Accennai un sorriso pensando alla prima volta che lo riuscii ad intravvedere, pensai che fosse una ragazza. Dopotutto chi vi danzerebbe davanti? Un ragazzo è molto strano da veder danzare ma a quanto pare. Lasciai sopra al letto il violino e mi alzai. Volevo rivederlo, quindi perché non andare a cercarlo?
Idea fottutamente stupida per quanto fuori piovesse e vi era il temporale ma uscii ugualmente, munito di ombrello mi diressi verso i giardini poco distanti dalla mia casa, mi fermai ai piedi di un gazebo di un monumento. Ricordo che da piccolo mi ci venivo a nascondere quando litigavo con mamma o quando dovevo pensare. Sorrisi istintivamente e mi misi sotto questo sedendomi a terra dopo aver scostato alcune foglie. Chiusi l'ombrello mettendolo al mio fianco ed aspettai.
Passarono dieci, venti, trenta minuti e mi sentivo un completo idiota. Decisi dopo altri cinque minuti di rientrare. Mi alzai pulendomi i pantaloni da eventuale sporco e mi chinai intento a prendere l'ombrello che però non vi era più. Sorrisi ampiamente guardandomi intorno e lo vidi. Giocherellava con l'ombrello cercando forse di capire come funzionasse. Mi avvicinai a lui fregandomene della pioggia che persisteva ora non troppo forte quanto prima.
Si girò a guardarmi e nel suo volto comparve un sorriso, oggi era diverso, la sua luce era fioca e riuscivo a vederlo perfettamente con il buio.
"Come si usa?" mormorò lui impacciato ed appena le lo mostrai non lo vidi più accanto a me ma bensì a qualche metro più in là e ne approfittai per ripararmi dalla pioggia ridendo per la sua espressione spaventata.
"Non ti faccio niente, vieni qui.. questo serve per ripararsi dalla pioggia"
Lentamente si avvicinò a me ed osservò l'ombrello con aria sospetta, mi soffermai a guardarlo senza accorgermi che ora lui guardava me.
"Non ti piace la pioggia?" mi chiese ad un certo punto lui e fui sorpreso da questa domanda, non sapevo nemmeno cosa rispondere sinceramente ed alzai le spalle mentre lui mi guardò con gli occhi sbarrati.
Mi prese per mano e mi condusse nel mezzo del bosco. Questa cosa che ci ritrovavamo sempre in un bosco non mi piaceva, ma c'era lui e mi aveva salvato già due volte e lo avrebbe fatto una terza se fosse successo, ne avevo la certezza. Lo seguii e lui fece una piroetta su sé stesso. Avevo riconosciuto quel luogo da subito, era lo stesso posto dove mi aveva portato la prima volta che ci eravamo visti. Non avevo più con me l'ombrello ed eravamo sotto agli alberi che anche se molti non ci risparmiavano la pioggia. Harael era contento, era felice come un bambino, doveva piacergli davvero molto la pioggia.
"Non scappare ancora Louis" mi sussurrò guardandomi e per un attimo non capii. Si riferiva a quella sera, c'era rimasto veramente male allora.
"Non lo farò Harael" sussurrai di rimando posando la schiena contro un albero.
Lo guardai attentamente mentre incominciò a danzare come quel giorno, con tale grazia nei passi. Sembrava che non toccasse neppure per terra, sembrava che volasse nel cielo. Era bellissimo, a questo pensiero arrossì e fortunatamente non poteva vedermi, non seppi neppure perché lo pensavo. Restai incantato da ogni suo passo, dall'eleganza che vi metteva nei passi. Si fermò e si avvicinò a me facendo una piroetta e divenne nuovamente di luce, era spettacolare. Un ragazzo fatto di luce che riprendeva a danzare e la sua luce sembrava aumentare d'intensità ad ogni passo, tanto che difficilmente riuscivo a guardarlo, finché non chiusi gli occhi ed appena li riaprii era dinnanzi a me.
"Sei stato bravissimo"
Lui sorrise e mi prese la mano nuovamente ma questa volta non mi stava conducendo in nessun posto, eravamo solamente lì fermi. Si avvicinò di più e mi guardò per qualche secondo prima di avvolgere le braccia al mio corpo e posando la testa sulla mia spalla, ero sorpreso.. cioè mi stava abbracciando, ricambiai quindi l'abbraccio posando le mani sulla sua schiena.
"Prima ho visto due umani fare così, cosa significa?" sussurrò e continuò a starmi vicino.
"Si abbracciano, è.. un gesto d'affetto" spiegai come mi venne in mente in quel momento per poi continuare. "Due persone che si vogliono bene si abbracciano"
Alzò quindi il capo e mi guardò sorridendo.
"Io ti voglio bene e tu?"
Annuii felice, era vero, più che vero, gli volevo bene anche se non sapevo praticamente nulla di lui.
Per vari secondi ci guardammo negli occhi e lui sorrise, feci lo stesso e mi accorsi poi della sua evidente altezza rispetto a me e feci una piccola smorfia alzandomi in punta di piedi.
"Sei troppo alto" borbottai e lui rise di gusto, restai ad ascoltarlo e pensai per un momento di prendere il cellulare e registrare quel suono per poi riascoltarlo infinite volte.
Ci fu poi un momento di silenzio e dopo avervi riflettuto abbastanza sul voler porre quella domanda feci un respiro profondo. Eravamo ancora vicini ed alzai solamente lo sguardo per incrociare il suo.
"Harael tu.." mi pentii subito dopo aver iniziato a parlare e mi venne in mente di deviare il discorso e forse era meglio, così lo feci e ripresi a parlare.
"Harael è un nome complicato, è bellissimo però vorrei trovarti un nome abbreviato.."
Corrugò la fronte ed inclinò da un lato la testa mentre si inumidiva le labbra con la lingua. Oh signore.
"Cosa significa abbreviato?" sussurrò lui ingenuamente e dopo avergli dato la spiegazione continuò.
"Okay uhm.. però deve essere bello"
Annuii solamente e mi misi a pensare ad un ipotetico soprannome da potergli dare e poi mi venne in mente.
"Che ne dici di Har? Aspetta.. Harry? Harry ti piace?" sussurrai e lo sentii accarezzarmi un fianco e ciò mi fece rabbrividire.
"Mi piace tanto Louis" sussurrò e tornò ad abbracciarmi e feci lo stesso accarezzandogli questa volta la schiena, mentre ricordai che le nostre mani erano ancora congiunte nei nostri petti, quando lui mi accarezzò la mia con il pollice.
-Angolo autrice
Salve people! Ho aggiornato prima perchè ho molte idee per questa storia e mi piace troppo scriverla e spero che a voi piaccia leggerla, quindi che ne pensate? Ho pure cambiato la copertina quindi ditemi che ne pensate anche di quella eheh
Vi mando un bacio!
Giulia
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Cold Light. ❆ Larry Stylinson
FanfictionIl segreto che si teneva dentro era così straordinariamente strano e fuori dal normale che nessuno volle ascoltarlo, tanto che lo diedero per pazzo ma una persona non ci voleva credere e da lontano l'osservava.