Ultimamente Hank aveva parlato con Raven e sapeva che era nelle vicinanze di Salem Centre e la prima cosa che gli era venuta in mente era quella di alzare il telefono e parlare della situazione ma si sa...il telefono non è uno dei migliori mezzi di comunicazione per riferire fatti così complicati da spiegare e poi il tempo e la voglia di vederla era qualcosa di sublime. Prese subito la giacca marrone di Charles appesa all'ingresso e le chiavi della macchina in un movimento rapido.
Charles...le voci sono la tua distrazione,la tua debolezza. Il tuo vero potere si rivelerà al momento opportuno.
Charles si risvegliò velocemente da quel riposo e le sue iridi cristalline si dilatarono tanto da sembrare ricoprire gli interi occhi. Il colore cristallino si trasformò presto in un verde petrolio.
Charles sfregò leggermente le palpebre con la punta delle dita,cercando di ignorare quella voce che si presentava ultimamente pensando facesse parte del sogno,o meglio,dei ricordi di Raven che gli riafforavano quando era nei suoi momenti di solitudine.
Cercò di rimettersi almeno al bordo del letto,spostando le gambe all'infuori del letto.
Sussurrò fra sé come se stesse pregando:-Hank,non capisce quanto mi senta perso. Non so più chi sono alle volte. Non so se sono ancora il professore che tutti sperano che sia. Chi sono io? Dove è il vero Charles?
Io non sono qui.-
Questo non è Charles. Charles è in un altro luogo.
-Cosa mi sta succedendo?-
Negare...no,Charles,non è da te. Tu puoi essere molto di più.Qualcuno strinse il braccio di Hank.
-Se sei venuto qui per ricordarci i bei tempi,ho ben altre persone da trovare.-il tono veloce e freddo di Raven,lo fece rabbrividire.
-Lieto di vederti ancora così attiva,Raven.-disse ricalcando il suo nome. Sussultò e i suoi occhi gialli tornarono a incontrare quelli di Hank.
-Non mi chiamo così da anni.-lasciò il suo braccio.-Cosa è successo?-
Per un attimo si perse nei suoi occhi mentre si sistemò gli occhiali sul naso.
-Charles. Non è più come prima.-
-Che vuoi dire?-disse cercando di non mostrare la sua inquietudine.
-È a causa del siero o almeno così credo.-
-Siero? Parla Hank! Lui non è qui non può sentirci!-.
La preoccupazione di Hank stava cambiando. Era veramente disposto ad aiutare Charles a costo di non ricevere attenzioni da lei? Avrebbe potuto rinunciare alla sua vita in quella casa con Charles eppure è rimasto lì. Con lui. Non lo avrebbe tradito,mai e poi mai.
-Possiede la stessa formula siero che uso per controllare la mia mutazione. L'idea è nata per poter permettere a Charles di tornare a camminare,ma lui ne prende dosi maggiori e questo non fa altro che alterare il suo sistema nervoso e non poter controllare liberamente i suoi poteri. È come se reprimesse la sua mutazione per ascoltare solo una voce:la sua.-
L'espressione di Raven era sempre più sconvolta. Charles non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Non il Charles che conosceva lei o che così ricordava.
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Mutant and broken(sospesa)
ActionSi possono reprimere i demoni? I demoni della mente? Storia DarkCharles ambientata dopo gli eventi di "Giorni di un futuro passato"