Capitolo 2

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La tanto decantata colazione consisteva in un mucchietto di frittelle bruciacchiate, mollicce e puzzolenti. Ne saggiai una con la forchetta, guardandola con sguardo scettico, -E questa tu la chiami colazione? Sei sicuro che siano commestibili? Mi sembrano avvelenate!- Lupin come casalingo era proprio sprecato, soprattutto con addosso quel bellissimo grembiulino azzurro! Sbuffò, offeso, -La prossima volta la colazione la preparerai tu e vedremo cosa cucinerai di buono e succulento!- Indicò poi Goemon con la spatola sgocciolante e unta,

-Lui le mangia, guarda! E non mi sembra in punto di morte o altro!- Il samurai ingoiò la frittella che stava mangiando a fatica, -Non sono avvelenate, solo carbonizzate.- Sghignazzai, accendendomi una sigaretta, -Visto, Lupin? Come cuoco fai pena.- Si tolse il grembiule e lo buttò sui fornelli con stizza, -Va bene, va bene! Ho capito cosa volete fare!- Sorrisi, -Ma davvero? Illuminami, compare!-

-Volete vendicarvi perché ieri sera vi ho interrotto! Be', sappiate che non l'ho mica fatto apposta! Non mi sono mica divertito a vedervi nudi, cosa pensate?!- Io e Goemon ci fissammo per un attimo... e poi scoppiammo a ridere. Quel ladruncolo era esilarante quando diceva quel genere di cose! Fu il samurai il primo a riprendersi, -Scusaci, Lupin, ma... davvero, non ci stiamo vendicando. Queste frittelle sono bruciate veramente.- Il ladruncolo, con aria altezzosa, ne addentò una e ben presto la sua espressione cambiò fino a diventare disgustata. Con un ghigno, gli passai un bicchiere d'acqua, -Bevi, così ti passa giù!- Lo afferrò al volo e bevve come un forsennato, strozzandosi e tossendo. Spensi la sigaretta sul tavolo con un sorriso, -Non morire, Lupin... ti devo uccidere io, lo sai.- Mi fissò, ancora rosso come un pomodoro, con confusione, -No, non lo so, in effetti...-

-Per ieri sera! Ci hai interrotto e hai pure osato pensare che io fossi a letto con Fujiko! Mi hai offeso, molto offeso...- Incrociai le braccia, accasciandomi contro lo schienale con aria corrucciata. Il ladruncolo scosse la testa, -Offeso?! Fujiko è una donna stupenda, non ci vedo niente di male ad andare con lei! E sono geloso, lo sai! Senza contare che non potevo immaginare che ti stessi divertendo con Goemon!- Il samurai, appollaiato sulla sedia accanto alla mia, lo fissò con aria truce, -Cosa vorresti dire?-

-Ma niente! Solo che non potevo pensare che voi due... be'... sì, insomma...- Si era inalberato come un tordo tonto e Goemon continuava a fissarlo malissimo. Sghignazzai, sporgendomi sul tavolo, -D'accordo, calmiamoci tutti... Lupin, spiegaci il piano e facciamola finita.- Gli si illuminarono gli occhi e si allungò sulla sedia per prendere una mappa stropicciata e sgualcita. La gettò sul tavolo e ci poggiò sopra un dito, con un sorriso sgargiante, -Stanotte, amici miei, ruberemo la "Rosa nera".- Quasi caddi dalla sedia. Cosa aveva detto?! Lo fissai con espressione ebete, -Cosa vuoi rubare?!-

-Non pensavo fossi duro d'orecchi, Jigen, ma solo stupido!-

-La "Rosa nera"?! Vuoi davvero rubare la "Rosa nera"?!-

-E' quello che ho detto, sì.-

-Tu sei pazzo! È impossibile rubare quel diamante!- Goemon ci fissava senza capire, sembrava appena caduto da un pero, -Di cosa state parlando? Cos'è la "Rosa nera"?- Mi girai lentamente a fissarlo, -E' un diamante nero, intagliato a forma di rosa. È uno dei più grossi diamanti del mondo, ha ventisei carati e vale miliardi. Nessuno è mai riuscito a rubarlo, è stato venduto e comprato talmente tante volte che nessuno sa dove si trovi ora...- Lupin scoppiò a ridere, -Qualcuno sa dove si trova, compare!- Il samurai sospirò, stranamente esasperato, -Presumo che sia tu quel qualcuno.-

-Ovviamente, Goemon! E me lo ha detto la mia amata Fujiko!- Sbuffai, dondolandomi sulla sedia, -Dobbiamo rubarlo per lei, quindi...-

-Non ha importanza per chi dobbiamo rubarlo... lo facciamo per la sfida e il brivido dell'avventura, come al solito!-

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