Fantasma...

Capitolo 1

Aprii gli occhi quando uno dei timidi raggi del sole nascente mi colpì in pieno viso, passando a fatica attraverso le tapparelle sfondate. Mi sedetti sul letto e mi stiracchiai lentamente, guardandomi attorno pigramente. Quando i miei occhi caddero sull'uomo nudo che mi dormiva accanto, un sorriso si fece strada sul mio viso. Russava appena, i capelli nerissimi erano sparsi sul cuscino, la guancia incavata copriva la mano destra, un sorriso beato gli increspava le labbra sottili. Gli carezzai delicatamente un fianco, -Svegliati... dobbiamo andare...- Mugugnò qualcosa d'incomprensibile e si voltò dall'altra parte, dandomi le spalle. Sospirai, il sorriso venne sostituito da un'espressione spazientita. Lo afferrai per una spalla e lo scossi con ben poca delicatezza, -Svegliati! Lupin ci aspetta e...- Sbuffò, stizzito, -E che aspetti!- Infilò la testa sotto il cuscino, proprio come fanno i bambini. Sbuffai. Era sempre un'impresa svegliare quell'uomo! Ghignai, sadico. Mi chinai verso di lui senza fare rumore, gli leccai la schiena nuda e sudaticcia con studiata lentezza, gli alitai sulla pelle:-So che sei sveglio... alzati, dai...- Rabbrividì e inarcò la schiena sotto il mio fiato caldo, -Se me lo dici così non posso oppormi...- Spostò il cuscino e si tirò seduto, massaggiandosi il volto con le mani. Sorrisi, -Ti ho lasciato qualche segno, temo...- Si girò verso di me e passò in rassegna il mio corpo con aria critica, -Anche tu hai qualche segnetto rosso qua e là.- Risi, un po' imbarazzato. Lo sapevo bene, avevo dei graffi rossicci sulla schiena e piccoli morsi su collo e spalle. Si alzò e andò in bagno, sgranchendosi le gambe che scricchiolarono lievemente. Ghignai, -Non ti ho fatto fare abbastanza moto, stanotte?- Avevo provato ad essere malizioso, ma temetti di avere usato un tono troppo serio. Lo sentii ridere, -Da quando fai questo genere di battute?-

-Non saprei...- Tornò in camera con passi leggeri e si massaggiò il mento con un sorriso,

-Ti vengono bene... come ti vengono bene i succhiotti... sorprendente! Sei proprio sicuro che fosse la prima volta?- Era questa la malizia e lo sapevo bene, come sapevo bene che sotto la barba gli avevo lasciato un segno scarlatto. Sbuffai, infastidito da quei commenti anche troppo maliziosi, -Sì, era la prima volta... e ti avevo detto di non fare battute!-

-Non era una battuta! Davvero non mi aspettavo che fossi così bravo... e non mi aspettavo nemmeno un succhiotto gigantesco sotto la barba!- Alzai un sopracciglio e sghignazzai,

-Non ce l'hai solo sotto la barba...- Si sfiorò il membro con una mano, continuando a fissarmi con un sorriso pieno di sottintesi, -Questo lo posso coprire...-

-La barba copre anche l'altro. Lupin non lo vedrà.-

-Lo spero bene! Come spero non veda tutti i graffi che mi hai lasciato sulle chiappe!- Abbassai lo sguardo, le guance mi andarono in fiamme, -Scusa...- Scoppiò a ridere e mi venne vicino in pochi passi. Mi spinse sul letto e mi scivolò addosso, posando le labbra sul mio orecchio, -Vuoi lasciarmi altri segni, mio grande samurai?- Rabbrividii e una strana sensazione di calore m'invase, infuocandomi l'animo e bruciandomi i sensi. Cercai di spingerlo via e di divincolarmi, -Dovremmo andare... Lupin ci aspetta...-

-E che aspetti pure...- Mi sfiorò il corpo con carezze leggere e lascive, mordendo e leccando ogni centimetro di pelle che riusciva a trovare. Ansimai e persi il controllo, gli cinsi la vita con le gambe e me lo tirai addosso con forza, ormai eccitato e fuori di me. Gli catturai le labbra, gli morsi il labbro inferiore fino a sentire il sapore ferroso del sangue sulla lingua, gli leccai la ferita e mescolai la mia bocca alla sua... -Ragazzi! Ho preparato la colazione! Forza, uscite da lì!- Sospirai, allontanandolo da me con rammarico, la mia eccitazione pulsante ancora fin troppo presente, -Dobbiamo andare, temo...- Jigen grugnì come un animale ferito e intrappolato, -Non ci penso nemmeno!- Ribadì la situazione stringendomi il membro con forza fino a strapparmi un gemito di dolore e piacere. Gli strinsi le natiche, gli conficcai i denti nella spalla e lui gemette come avevo gemuto io poco prima. Per tutta risposta, iniziò a sfregarmelo con foga, la pelle mi bruciò e sospirai a fondo, lo baciai per spegnere un gemito sul nascere quando mi leccò il padiglione... -Se non uscite voi entro io!-

Si raddrizzò di colpo, come bruciato da un fuoco ardente, -No! Qui dentro non lo voglio!- In pochi passi, raggiunse la porta, -Lupin! Sappi che se metti ancora piede qui dentro uscirai in orizzontale e non sto scherzando!-

-Allora uscite voi! Non ci tengo a vedervi ancora nudi, posso assicurarvelo!- Mi sedetti sul letto, con le braccia incrociate, -Va bene! Lasciaci vestire, però!- Lo sentii allontanarsi fischiettando e sospirai. Jigen mi lanciò un'occhiataccia truce, -Cosa hai fatto?!- Mi strinsi nelle spalle, -Non se ne sarebbe mai andato. E nemmeno io lo volevo qui dentro.-

-Ma... avremmo potuto contrattare!- Mi alzai con le gambe indolenzite e scossi la testa,

-Deve spiegarci il piano, non ci avrebbe mai lasciato poltrire di più.- Mi chinai a raccogliere il kimono, me lo infilai sulla pelle nuda cercando di coprire i segni che la notte passata mi aveva lasciato. Jigen mi circondò la vita e mi posò un leggero bacio tra i capelli, -Nudo stavi decisamente meglio...- Sorrisi, allungando una mano per sfiorargli la pancia piatta e muscolosa, -Vuoi davvero che Lupin mi veda nudo?- Mi strinse più forte, affondando il volto nell'incavo del mio collo, -No, ovviamente... tu sei mio, eh!- Risi, divincolandomi con poca convinzione, -Da quando sei così possessivo?-

-Da quando un samurai pazzoide mi ha detto di amarmi, penso...- Scoppiai a ridere e mi voltai a fissarlo, -Vestiti! Lupin potrebbe tornare da un momento all'altro...- Sbuffò, contrariato, -Tu sì che sai come rovinare tutto...- Gli sorrisi con aria innocente,

-Non sei un tipo romantico, tiratore, non funziona!-

-Mi conosci troppo bene.- Annuii, fissandolo mentre raccattava i suoi abiti sparsi a terra...