La sfilata.

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Dalla stazione veniamo poi condotti ad un alto palazzo ricoperto di vetro e una volta entrati io e lei veniamo divisi e portati in due stanze differenti. Qui mi si presentano tre capitolini con acconciature davvero assurde. Sono tre uomini, uno ha i capelli a caschetto con la riga al centro di un color argento brillantinato. Intonato ad esso c'è il mascara e lo smalto. Gli altri due sono gemelli ed hanno i capelli giallo fluo rasati dalla stessa parte. Mi intimano di spogliarmi e di entrare nella vasca. Io ancora disorientato ubbidisco ai loro comandi. L'acqua è calda e la vasca è piena di sapone e schiuma. A casa l'acqua era sempre gelida e il sapone era poco. Sento gli occhi pesanti a parlare di casa. Non era un gran che ma non ci tornerò mai piú. Morirò qui offrendo spettacolo a questa gente e sollievo ai genitori di tutti gli altri tributi -Uno in meno - penseranno. Scaccio via questi pensieri e mi lavo. Appena finito, uno dei due gemelli mi aspetta con un accappatoio in mano. Io lo afferro velocemente sentendomi in imbarazzo a dover far tutto sotto gli occhi di estranei. Ma poi penso che una volta entrato nell'arena dovrò far TUTTO sotto gli occhi di estranei. Mi fanno stendere su un tavolo e iniziano a strofinarmi qualcosa di gelatinoso e appiccicaticcio alle gambe....poi delle striscie....ed infine....AHHHIA! HANNO TIRATO! MI STANNO FACENDO LA CERETTA! È ASSURDO! Cerco di trattenere le grida di dolore ma non riesco a trattenere dei piccoli lamenti e gemiti che mi escono ogni volta che strappano una striscia dalla mia gamba. Non ne capisco davvero il bisogno. Finita la ceretta alle gambe passano a rasarmi (non che abbia molta barba) e a rifinirmi le sopracciglia. Finita la pulizia mi si presenta una donna dalla carnagione scura con i capelli ricci e neri a caschetto che le incorniciano il volto. Si chiama Portia. Non ha quell'aspetto capitolino e pacchiano che hanno tutti qui, ma dei semplici abbellimenti come le ciglia leggermente piu lunghe e del trucco leggero sul viso. Mi dice di essere la collaboratrice di Cinna e che loro saranno i nostri stilisti per la sfilata. Mi spiega un pò del nostro abito ma non capisco poi molto. Ho capito che il nostro costume prenderà fuoco ma sinceramente questa cosa mi terrorizza. La seguo. Arriviamo in una stanza dove su un manichino c'è il mio costume per la sfilata. È incredibile. Non ho mai visto nulla del genere in vita mia! Mi cambio e indosso l'abito per la sfilata. Chissà come sarà lei . Portia mi dice che anche l'altro tributo del mio distretto indosserá un vestito come il mio. Mi accompagna fino al mio carro e lí ci sono già Haymitch, un uomo poco piú basso di carnagione scura (probabilmente il Cinna a cui si riferiva prima Portia) e lei . Ha tutti i capelli perfettamente raccolti in una treccia come quella di quando si è offerta volontaria per sua sorella. È magnifica, elegante, magnetica, sicura di se. Impossibile non notarla. E altrettanto impossibile non innamorarsene. Si accorge che sono arrivato, mi guarda per un attimo e poi torna a guardare Cinna mentre le spiega come far prendere fuoco agli abiti.
Saliamo sul carro. Non riesco a non togliele gli occhi di dosso. Lei guarda impassibile in avanti e non si accorge di me, come al solito. Volto lo sguardo e vedo i carri dei primi distretti partire per la sfilata. Alcuni costumi sono davvero bizzarri ma non sta a me giudicare. Il nostro carro comincia a muoversi e in meno di un attimo siamo gia acclamati dalla folla. Lei preme il bottone e in un attimo i nostri mantelli prendono fuoco. La folla esplode ancor di piú. Osservo gli schermi e ci vedo andare a fuoco. Gli abitanti di Capitol ci lanciano delle rose e lei ne afferra una. Penso a quanto acclamerebbe il pubblico se ci tenessimo per mano. Penso a quanto io acclamerei se le tenessi la mano. So che è una mossa azzardata, che non mi conosce, ma...ci provo ugualmente. Le afferro timidamente la mano. La ritrae subito . "Che fai?!" mi chiede stupita. "Al pubblico piacerà!" le rispondo. Lei non controbatte cosí le prendo nuovamente la mano e questa volta non si tira indietro. Alziamo le nostre mani come in segno di vittoria, mano nella mano, e come previsto la folla espole in un boato di applausi e grida. Tutti gli sguardi sono rivolti verso di noi. Abbiamo fatto colpo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 22, 2015 ⏰

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