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Stavo girando tranquillamente per la città, con il vento che mi faceva svolazzare i capelli corti e blu e le cuffiette nelle orecchie. La mia città era una città monotona, non cambiava niente, i soliti bus che passavano sempre, gente che correva verso la stazione, i coglioni che giocano davanti il Mc Donald's e le amiche che si incontrano. Camminando, passai sotto il solito tunnel, grigio e triste; quando mi girai a guardarlo mi fermai un'attimo e rimasi sorpresa. Qualcuno aveva modificato il muro grigio, con scritto una frase: "Vorrei dirti tante cose.(Cth.)". Mi guardai attorno prima di uscire il mio pennarello indelebile nero e scrivere: "Puoi benissimo dirmele, o meglio, scrivermele.(Cl)"; scrissi "Cl" per capire se stesse parlando con la sottoscritta, Cloe Leban. Non avevo idea di chi fosse "Cth". Questa cosa dei graffiti mi piaceva e non vedevo l'ora di trovare una risposta, se era per me. Posai il pennarello nella tasca dei miei jeans e camminai verso casa, canticchiando "Castle" di Halsey. Non riuscivo a levarmi dalla testa quel "Cth", ero curiosa e volevo veramente scoprire chi era. Arrivata a casa entrai a casa mia e mi buttai sul letto con l'annuario dellp scorso anno e cominciai a cercare, ma senza risultato. Non conoscevo nessuno che avesse quelle iniziali. Ritornai sulla terra ferma solo quando il mio padrigno entrò in camera mia:
"Cloe, perchè non sistemi un po' camera tua?" disse con tono rigido e incazzato.
"Carissimo David, perche' tu non ti fai un quarto dei cazzi tuoi?" Dissi fredda, lo odiavo, non potevo vederlo, erano ormai due anni che mia madre era fidanzata con lui ma non lo accettavo. Mi tirò uno schiaffo facendomi diventarè la guancia rossa.
"Non devi parlarmi così, che ti sia chiaro." Uscì sbattendo la porta e io mi ri misi sul letto a fumare. Riuscivo a sentire in sottofondo la televisione che stava trasmettendo un programma di cucina.
Mi alzai e accesi lo stereo, non era uno stereo moderno ma uno di quelli che leggevano solo i dischi, blu e ovale.
Di solito era questo quello che facevo, stare sul letto, ascoltare la musica e fumare.
Oggi sentivo che fosse diverso, avevo una voglia immensa di scoprire se quel graffito era per me e se lo era chi fosse a scrivere.

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