Ore 8.00
Bene,è ora di alzarsi.
Mi presento,sono Vic,ho 18 anni e da circa quattro anni vivo nel Saint Marcus Hospital.Ma ancora per poco!Le cartelle cliniche parlano chiaro:sono guarita!
Avevo 14 anni quando mi fu diagnosticato per la prima volta un tumore al fegato.Scoprire quella verità mi distrusse.Dovetti abbandonare la scuola,la mia vita,la mia normalità e cominciare una lotta a cui credevo non ci potesse essere vittoria.I miei genitori credo che si tolsero un peso dalle spalle.Da quando sono ricoverata qui credo di non averli mai visti varcare la porta di questo edificio se non per questioni burocratiche,dato che ero minorenne.Ma cosa mi potevo aspettare da loro?Non si prendevano cura di me neanche quando stavo bene.O meglio lo facevano,ma solo dal punto di vista economico.Mai un abbraccio.Mai un bacio o una carezza.A 16 anni la seconda sorpresa:tumore al polmone destro.Questa volta la scoperta non mi scosse più di tanto.Avevo imparato a gestire le mie emozioni e cercavo di non lasciarmi abbattere dalle cattive notizie.Tra poco finalmente mi dimettono.Nel mio corpo non c'è più traccia di tumore da circa un anno.Mi sono persino ricresciuti i capelli.
Ma ora basta parlare.È ora di fare colazione.Vado alla mensa del primo piano,prendo un vassoio e mi metto in fila per il cibo.Mentre aspetto il mio turno mi guardo un po' intorno ed il mio sguardo viene colpito da una ragazza seduta tutta sola ad un tavolo.Ha i capelli castani e lunghi e gli occhi verdi.È magra,anche troppo forse ed è pallida.Dio,è stupenda!
Indossa una maglia bianca a maniche corte ed una felpa.Sotto invece porta i pantaloni del pigiama.
Non l'avevo mai vista prima deve essere arrivata ieri.
Ad un certo punto gira lo sguardo verso di me.Evidentemente si era resa conto che la stavo fissando.Mi giro subito da un altro lato,non voglio sembrare una stalker.
Presa la colazione,vado al suo tavolo e mi siedo di fronte a lei.Mi guarda in modo interrogativo,come se si meravigliasse che io mi sia seduta li.
Le sorrido.
È strano.Ha davanti a sé quel vassoio colmo di cibo buonissimo da circa un quarto d'ora e non fa altro che fissarlo.Fosse stato per me avrei già divorato tutto ed avrei fatto anche il bis o addirittura il tris.
-Hey,come va?- cerco di rompere il ghiaccio.
-Hey- risponde imbarazzata e arrossisce leggermente.
-Sono Vic,piacere- le tendo la mano.
-Lara- stringe la mia mano e fa un sorriso.
Nel momento in cui le nostre mani si toccano un brivido mi percorre la schiena e sorrido di risposta.
Comincio a mangiare e lei continua a guardarmi.
-Non mangi?- le chiedo.
-Ehm,è che....non ho molta fame...-abbassa la testa ed evita di incrociare il mio sguardo.
-E perché hai messo tutta quella roba nel vassoio?-scoppio a ridere.
Lei mi guarda e rimane seria.Al ché collego tutto.È qui per disturbi alimentari.Ecco perché non mangia quelle delizie.
-Signorina,tu non me la racconti giusta-dico in tono buffo per farla sorridere
-Su,dai solo un morso al toast e poi basta.Qualcosa la devi pur mangiare.-
Si sforza di sorridere,spezza l'angolo del toast e se lo porta all'angolo delle labbra masticandolo lentamente.Ha le labbra sottili e rosee.Semplicemente stupende!
Fa una faccia schifata ed ingoia il boccone.Poi mi guarda come per chiedersi perché mi trovassi in quell'ospedale.
-So cosa stai pensando- le sorrido -e so anche che non me lo chiederai per non sembrare inopportuna. Quindi sazierò i tuoi interrogativi.Sono qui perché all'età di 14 anni ho avuto un tumore,ma ora sto bene e tra poco uscirò.Ma stà tranquilla,se me ne andrò prima di te,verrò a trovarti spesso.-le faccio l'occhiolino.
Lei diventa rossa ed io scoppio a ridere.
Finito di mangiare,mi alzo dal tavolo.
-Ok Lara,ci si vede in giro.Non mangiare troppo!-le do un bacio sulla guancia ed esco dalla mensa.
Lei scoppia a ridere.
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E sai alla fine cos'è che conta davvero?
Romance"Che t'importa se ci sono milioni di persone migliori di te? Ci sono miliardi di stelle ed ognuna di esse è bellissima a modo suo. Eppure quando mi stendo su questo terrazzo e guardo il cielo ce n'è sempre una che mi colpisce più delle altre.Una da...