Capitolo 9

249 15 0
                                    

Ore 9.30

Lara's pov

Io e Vic ci siamo da poco svegliate e stiamo andando a fare colazione.

Fuori c'è un tempaccio...Ha piovuto tutta la notte.Fa anche leggermente freddo.

Durante tutto il tempo passato in mensa non ha detto una parola ed era quasi sempre sommersa nei suoi pensieri.

Poco dopo..

Siamo davanti la porta dell'ufficio dei suoi dottori in attesa di esser chiamate.

L'ansia di Vic si può sentire a pelle.Per cercare di smorzare la tensione la abbraccio e le do qualche bacio.

Dopo un po la porta finalmente si apre.

-Victoria Devils - urla un'infermiera guardandosi attorno per cercare Vic e quando la vede le fa un sorriso e la invita ad entrare.

Poi si rivolge a me.

-Signorina lei è meglio se resta fuori-

Seguo i suoi comandi e mi siedo di nuovo nella sala d'aspetto.

Ore 10.10

Dopo un buon quarto d'ora finalmente la porta si apre di nuovo.

Mi alzo sorridente per correre verso Vic,ma lei mi scansa e se ne corre via.

Cerco di correre ma non riesco a starle dietro e nel giro di pochi corridoi è riuscita a seminarmi.

Che le sarà preso?Boh.

Vic's Pov

Okay.Questo è il giorno decisivo.

Sono fuori la stanza dei dottori con Lara in attesa che mi facciano entrare per consultare i medici.

Oggi finalmente saprò se posso uscire o no di qui.

Dopo un po la porta si apre e l'infermiera mi fa entrare ed invita Lara a rimanere fuori.

Non appena entro in quella a stanza cala il silenzio.

I medici si guardano tra loro in modo strano,è come se ognuno di loro volesse evitare di cominciare a parlare.

Ad un certo punto la mia dottoressa si alza e prende un cartella.

-Allora Vic,come ben saprai ti abbiamo convocato qui perché ci sono stati comunicati i risultati delle tue ultime analisi.-

Sento la pressione sanguigna salire.Il mio battito aumenta e la tensione si fa sempre più acuta.

-Io e il qui presente dottor De Amicis abbiamo analizzato tutti gli esiti e ormai il risultato,anche se sentiamo a crederci,ci sembra fin troppo esplicito.-

Fa un'altra pausa e guarda il dottore negli occhi come per invitarlo ad intervenire,ma lui rimane muro ed immobile.

-Allora qual è l'esito?Posso uscire?Dottoressa la prego parli!- intervengo in pieno stato di agitazione.

-Vic,io non so come dirtelo.Ti conosco da tanti anni ormai e doverti dire una cos del genere mi spezza davvero il cuore,ma purtroppo è la dura verità.Vic,dagli ultimi esami è emerso che hai un tumore alla gamba destra.......Non è in stato avanzato per cui ci sono buone probabilità che venga curato ma, mi dispiace dirlo, dovrai restare qui ancora per un po.-

Mentre pronunciava quelle parole ho sentito la fronte sudare e il cuore aumentare in modo sproporzionato il proprio battito.

Non è possibile io ero guarita.Gli mi si riempiono di lacrime ho la vista offuscata.

-Vaffanculo!- urlo prendendo a pugni la scrivania e il muro. -Non è possibile,cazzo,non è possibile!Vaffanculo!-

Cerco di asciugarmi le lacrime e corto via da quella stanza.

Sento Lara corrermi dietro e chiamarmi.Non voglio parlare con nessuno.

Mi assicuro che non mi stia più seguendo e me ne scappo sul terrazzo.

Voglia stare sola.

Mi siedo ai piedi di un muretto. E comincio a piangere con la stessa velocità delle gocce di pioggia che mi stanno bagnando i capelli.

Non posso credere di esserne di nuovo prigioniera.

Nel momento in cui più speri di poter fuggire da una cosa,quella ti trae in inganno e prende di nuovo possesso di te.

È impossible (o quasi) sfuggirvi se essa ha deciso di possedervi.

Mi alzo in piedi e mi rivolgo verso la città.

-FANCULO!- urlo continuando a singhiozzare e con ormai tutto il corpo bagnato da un misto di lacrime e pioggia.

Mi è difficile credere che non potrò uscire.Stavo quasi per assaporare il gusto della mia adolescenza.

Fanculo.



E sai alla fine cos'è che conta davvero?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora