CAPITOLO 15

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{Nota autrice}
[allora, questo sarà uguale al capitolo precedente, semplicemente ho deciso di farlo dalla parte di Warren perchè mi sembra importante che anche lui possa vedere questo momento, quindi è uguale identico all'altro.]
Warren pov
Quando Max sale in macchina l'aria cambia. Le guardò le gambe, non l'avo mai vista con un vestito. Le sue gambe sono magre e snelle, di carnagione molto chiara. Le fisso per solo 10 secondi e lei se ne accorge facendomi rimettere gli occhi sulla strada. Quando sono belle le sue gambe, tutto il suo corpo è.....ODDIO PIANTALA. Mi odio per quello che sto pensando, e quindi ritorno a guardare la strada e a pensare a dove dobbiamo andare.
-dove vuoi che ci mettiamo?- mi chiede all'improvviso.
-ho in mente un posto dove ci potremo mettere- dico. La voglio portare in un posto speciale.
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Quando arriviamo le offro la mano, che lei afferra senza pensare ma poi molla facendo finta di non mettersi a posto il vestito. Riesco ugualmente a porgerle la mano, è questa volta la prende titubante ma l'afferra. La porto sopra una collinetta, dove si può vedere il film e si può stare anche un pò lontani dalla folla. So che le cerchia di persone troppo grandi non piacciono a Max. Ci sediamo sopra il cofano della macchina e aspettiamo che inizi il film. Siamo molto in anticipo e il silenzio fra noi due si fa pesante fino a che non dico
-ti devo dire una cosa Max-
-Cosa?- chiede perplessa, ha paura di quello che le sto per dire.
-i tuoi....- mi schiarisco la voce -i tuoi occhi sono molto più luminosi al buio.-
-grazie Warren. Per tutto intendo, non solo per questo.-
-non preoccuparti, per questo tu sei SuperMax- dico e dopo un pò di tempo mi inizio ad annoiare quindi mi stendo, guardando il cielo. Guardo Max, intenta a guardare il film, con le sue bellissime gambe che brillano alla luce della luna....non sembra rendersi conto che la sto fissando, tanto da dietro riesco solo a intravedere i suoi movimenti. Smetto di pensare quando ad un certo punto si sdraia di fianco a me, sembra sicura di se, pronta a fare quello che vuole. Mi appoggia la testa sulla spalla, e io gemo per la sorpresa. Rimango a bocca aperta e tutto il mio corpo si irrigidisce, ma quando muove la testa e si accomoda meglio sento l'odore dei suoi capelli. Questo mi fa ammorbidire, e mi rilasso. Rimaniamo così per un pò di tempo, e io per la prima volta capisco che il profumo che lascia quando si avvicina è il profumo dei suoi capelli che sanno di miele. Un leggero profumo di fiori e miele.
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Quando suona l'intervallo mi alzo e vado a prendere qualcosa da bere, e intanto mentre mi allontano la guardo, i suoi capelli sono leggermente spettinati dalla parte in cui era appoggiata sulla mia spalla, e il suo vestito è per una parte arrotolato sotto di lei, quindi si intravede un pezzo della coscia.....compro qualcosa, due bevande e poi torno. Lei sta guardando le stelle e mentre la guardo incerto su cosa dire le faccio cadere entrambe le bibite addosso. Lei grida e sobbalza. -Warren! - grida -oh mio dio, il mio vestito Warren, guarda come sono ridotta, scusa. Oh dio, sono orribile.- le scende una minuscola lacrima. Abbassa la testa ma io decido di metterle una coperta intorno al corpo per scaldarla e scusarmi del gesto. Mi guarda sorpresa e io non dico nulla. Poi la spingo in giù e le lego la coperta intorno a tutto il corpo iniziando a farle il solletico. Si dimena, cercando di liberarmi, ma la tengo stretta per bene quindi non riesce a fare niente per quanto ci provi. Dopo svariati tentativi riesce a tirare fuori una mano e si libero. Ride perchè è bagnata e adesso anche tutta stropicciata. È bellissima così. Giochiamo per un pò, e si ferme di farmi il solletico solo quando vede la mia espressione. Mentre rotolavamo mi è finita sopra, e io senza volerlo le avevo mosso una spallina del del vestito, scoprendole un pezzo di reggiseno. Quando se ne accorge, diventa di un rosso acceso e si risistema. Cerca di alzarsi ma io la spingo di lato, con un gesto arduo, e lei finisce sotto di me con il corpo steso sull'erba. Le metto le bracco intorno ai lati della testa e dico arduamente -adesso non te ne vai-.

Max X WarrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora