Il mio nome non ha importanza

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Ed eccomi qui,finalmente arrivato all'Inferno.Appena entro indosso il grembiule e mi affretto ad andare dietro al bancone.Prima che arrivi gente,pulisco un po' e finalmente arrivano i miei "colleghi".Non riesco neanche a chiamarli "amici" per come mi trattano.Appena entrano annunciano tutti in coro "CIAO FROCIO".Ah,si,non l'ho detto...io sono gay.Non è colpa mia,è stato solo uno scherzo del destino.A me piacciono gli uomini e allora?Bah....
Dopo questo,ognuno va per fatti propri a prepararsi e io inizio a servire vari clienti.Servo sempre persone gentili che a volte mi lasciano anche un po' di mancia.Mentre pulisco il bancone,dalla porta entra un uomo.Alto,capelli ricci,occhi foresta,vestiti da lavoro impeccabili.Bellissimo.Non posso soffermarmi troppo su di lui,anche se noto che per tutto il tempo mi fissa e non so perché.Mentre io continuo a servire,lui ad un tratto si alza e sta per uscire,io sto per passare davanti a lui quando un mio collega mi fa uno sgambetto e cado su di lui rovesciandogli tutto il caffè addosso.Ero in un'imarazzo incredibile,anche perché mentre ero per terra lui ha stretto i fianchi a se e ha detto dottovoce "ti sei fatto male?".Mi alzai immediatamente ignorando la sua domanda e lo aiutai ad alzarsi.Gli chiesi scusa e lo invitai ad andare in bagno per cercare di togliere qualche macchia di caffè ormai irriparabile.Ne bagno prendo uno straccio bagnato e glielo strofino addosso cercando di togliere qualche macchia,ma niente.Gli chiedo ancora scusa e lui risponde "so che non è colpa tua,non scusarti".C'è un minuto di silenzio,finché lui non lo rompe dicendo "posso comprare altri vestiti,questo non ha importanza.Solo...posso sapere il tuo nome?"Al che io rispondo "non ce n'è bisogno,il mio nome non ha importanza..."e lui risponde "Ma per me ha importanza Andreas Dermais".Sgrano gli occhi."Come fate a sapere il mio nome?E se lo sapete,perché lo chiedete?"..."lo so perché ho fatto un paio di ricerche,ho le mie fonti e poi perché...voglio sapere il nome con la quale ti chiamano gli amici più stretti" resto in silenzio perché non ho il coraggio di dire la risposta e lui risponde "presumo che tu non abbia amici stretti,vero?" Annuisco."Allora,come posso chiamarti Andreas?"
"Andy,chismatemi Andy"
"D'accordo Andy.Ma non darmi del "voi" dammi del tu"
"D'accordo,e..tu come ti chiami?"
Si avvicina alla porta del bagno come se stesse per uscire,la apre e dice "Mi chiamo Michael Holbrook Penniman Jr."e se ne va.Rimango lì impalato per qualche secondo per poi uscire anch'io dal bagno.Diamine.È anche più bello da vicino...

~Quel maledetto bar...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora