{Capitolo 18}

32 4 0
                                    

Niall's pov

Quanto odio il cibo della mensa, dovrebbe essere illegale anche il solo vederlo. Agatha mi si siede di fianco e mi salutano con un bacio sulla guancia
"Ciao Niall, c'è qualcosa che ti turba?"
"Oh no. Stavo solo pensando a quanto schifo faccia questo cibo. Comunque come va?" gli do anche io un bacio sulla guancia. Evitiamo di baciarci in pubblico perché a detta di Agatha è imbarazzante,per me non c'è niente di male ed infatti la prima volta che ho cercato di baciarla ma lei ha girato la faccia io mi sono parecchio preoccupato e sono andato a pensare subito al peggio come al solito. Lei a quel punto vedendo la mia espressione è scoppiata a ridere e poi mi ha spiegato. 
"Bene. Oggi pomeriggio facciamo qualcosa? E ti prego non dirmi che hai allenamento anche oggi o ti picchio!"
"Sisisi come no. Comunque oggi abbiamo giornata di riposo, allora cosa vuoi fare?" ridacchio
Fra poco ci sarà la partita più importante del campionato ed il mister ci ha messo sotto allenamento per prepararci ed ad Agatha questa cosa non va molto a genio. Louis ci raggiunge e si siede con noi
"Ciao ragazzi, che fate?" chiede
"Decidiamo cosa fare questo pomeriggio visto che Niall non ha allenamento. Comunque stavo pensando che non ho mai visto casa vostra" esclama
"Potresti portarcela Niall, tanto io oggi non ci sono." Louis vedendo la mia espressione confusa continua "Oggi è mercoledì perciò ho allenamento".
"Si ti prego Niall sono curiosa!" Agatha mi guarda con un sorriso da togliere il fiato e non posso fare a meno di annuire. Infondo non mi dispiace come cosa, saremo solo noi due e nessun'altro. È perfetto.
Quando suona la campanella Agatha ci saluta e si incammina verso il suo armadietto, io e Louis abbiamo lezione insieme perciò ci incamminiamo assieme.
"Allora Niall oggi tu ed Agatha da soli, in casa da soli. Chissà cosa farete" mi dice alzando su e giù le sopracciglia
sbuffo "Sei un fottuto pervertito! Stiamo assieme solo da due settimane"
"Ti dico solo una cosa posso?"
"Certo. Basta che non sia una delle tue cazzate" dico girando la testa nella sua direzione
"Ricordati che sono troppo giovane per diventare zio e tu per diventare padre" appena finisce la frase gli do uno schiaffo sulla testa
"E questa non ti sembra una delle tue cavolate?!"
Lui in risposta scoppia a ridere ed io alzo gli occhi al cielo.
Dopo due ore la campanella suona e mi dirigo verso il mio armadietto dove trovo Agatha che mi aspetta, dopo che ho sistemato i libri mi giro verso di lei e le chiedo se è pronta, lei annuisce perciò ci dirigiamo verso l'uscita.
Mentre camminiamo facciamo andare avanti ed indietro le nostre mani intrecciate e non posso non pensare a quanto mi piaccia, ma sopratutto alla sensazione di forza che mi trasmette.
"Com'è fatta?"dal suo tono traspare curiosità pura
"Sorpresa! Comunque mi scuso subito per il casino che ci sarà. Sai Louis non è esattamente una persona ordinata. Comunque siamo arrivati".
Saliamo al terzo piano e ci fermiamo davanti all'appartamento 142, inserisco le chiavi nella serratura ed apro la porta. Lei entra e si guarda intorno "Allora cosa ne pensi?"
"È bello." si avvicina al muro ed incomincia a guardare le foto "Che bello che eri da piccolo"
"Lo so, e non ho fatto altro che migliorare crescendo!" dico scoppiando a ridere subito dopo
"Hai ragione" dice "Allora dov'è la tua camera?"
"Vieni" attraversiamo il piccolo corridoio e apro la porta "Eccoci" entro e mi siedo sul letto mentre lei si guarda attorno come a cercare qualcosa in particolare. Lentamente si avvicina alle chitarre appesa sul muro e con lo sguardo mi chiede il permesso per toccarle, io annuisco.
"Non pensavo suonassi anche la chitarra elettrica "
"Diciamo che preferisco la classica ma suonare l'elettrica,può sembrare strano, ma ti dà una carica di energia pazzesca. Ma non la suono molto spesso perché fa abbastanza casino e Louis rompe." mentre parlo si è avvicinata ad una specie di libreria in cui io tengo tutti i CD che ho
"Sai, si vede che ti piace la musica. Hai un sacco di CD da cantanti antichi a cantanti moderni"
"Ehy! Non sono antichi, quei cantanti li andranno sempre di moda."esclamo indignato
Lei ride "Oh ti prego non parlare così sembri mio nonno." e scoppia a ridere ancora più forte.
È bellissima quando ride, potrei guardarla per ore ridere e non mi stancherei mai; anche se credo che con lei non mi stancherei mai di fare qualcosa in generale. Mi devo essere imbambolato perché mi risveglio solo dopo che Agatha mi ha scioccato le dita davanti alla faccia, aspetta di cosa stavamo parlando?
"Si?"chiedo scuotendo la testa come per ricordare
"Ti eri incantato, a cosa stavi pensando?"
ed ora che le dico? "magari la verità? Cioè che stavi pensando a lei come sempre infondo" dice la voce nella mia testa, ma possibile che non possa mai stare zitta. Agatha mi guarda in modo strano perciò capisco di essermi imbambolato di nuovo, accidenti chissà cosa penserà adesso
"Ehy Niall ci sei? Allora? A che pensi?"
"A niente di importante. Comunque che stavamo dicendo?" sta per parlare ma la interrompo "Ah si giusto mi stavi dicendo che sembrò tuo nonno" esclamo "Ehy! Ma che cavolo!? Non sembrò vecchio e..."
"Niall fermati. Respira e ritorna in te perché stai straparlando"dice seria.
Ma perché devo sempre fare queste figure, prendo un respiro profondo e "Scusa...allora che ne pensi della camera?" chiedo curioso
"Se devo essere sincera me l'aspettavo meno ordinata, per il resto non sono sorpresa. Sospettavo che ci sarebbe stata solo musica."mi sorride "Ora possiamo ascoltare qualche tuo CD, sai sono abbastanza curiosa"
Mi avvicino allo stereo che so già che contiene il cd di Bruno Mars e seleziono la terza traccia:when I was your man,mentre la musica si diffonde tra queste quattro mura mi avvicino, le prendo le braccia e me le appoggio sopra le spalle mentre le mie mani vanno a posizionarsi sui suoi fianchi. Lei intreccia le dite dietro al mio collo e si appoggia completamente a me.
Il nostro momento magico viene interrotto da Louis che entrando urla "Sono tornato!", ci stacchiamo di colpo come se fossimo stati colti in flagrante
"Cavolo sono già le sei? Non sembrano passate due ore!"esclamo sorpreso
"Cosa? Sono già le sei?! Mia mamma mi ucciderà, accidenti è stra tardi. Niall devo andare"
"Aspetta ti accompagno.".
Avviso Louis che esco e ci incamminiamo tenendosi per mano. Come al solito ci fermiamo un pó prima di casa sua e ci salutiamo con un bacio, okay forse di più.

---------------
Salve gente,
speriamo che il capitolo vi piaccia. Cercheremo di aggiornare il prima possibile. Ciao
-Chiara e Margherita

You don't see meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora