capitolo 2

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Non ero brava a scuola, saltavo lezioni, insultavo professori.
Ero la cattiva della situazione, non mi dispiaceva affatto. Tutti avevano paura di me, mi credevano una bulla, quando una ragazza non frequenta i party, indossa t-shirt larghe e picchia qualcuno al momento in cui si arriva al limite, diventa la bulla strana della situazione.
Ovviamente la strana sono io, non le gallinelle svestite che aprono le gambe più di una ginnasta.

Comunque sia, quel giorno non avevo proprio voglia di seguire le lezioni.
" Che ne pensi se saltiamo, tanto per cambiare?" chiesi a Louis con tono malizioso.

"Ally, sai quanto ti voglio bene, ma io sono un ragazzo per bene, non salto le lezioni, poi saltare lezione vorrebbe dire stare lontano da Harry per tutto il giorno, sei matta?" disse quasi d'un fiato.

"Dio solo sa quanto sei ossessionato da quel capelluto che canta da dio, ma che, maledicendolo, ha dei capelli di merda ed è fottutamente frocio. Sai Lou sei fortunato, se non fosse gay gli avrei fatto tagliare i capelli e magari avrei fatto un pensierino." dissi ironicamente, per stuzzicarlo.

"Non ti vorrebbe nemmeno se lo pagassi" rise.

"Vabeh Lou, io salto, se qualche prof ti chiede di me, di solamente che avevo il ciclo, funziona sempre coi prof." ammiccai e mi diressi verso l'uscita.

Mi poggiai a una macchina e mi accesi una sigaretta, sentii dei passi venire verso la mia direzione, ma non vidi neanche chi fosse.

"Una ragazza che salta scuola?" applaudì, mi girai verso la sua direzione, fulminandolo. "Brava, complimenti". Si poggiò accanto a me, avrei voluto dargli una sberla, ma era dannatamente sexy.

"Punto primo, non ho idea di chi tu sia, punto secondo, non ci trovo nulla di strano." Feci un altro tiro.

"Justin Drew Bieber" Tese una mano, che ritrasse non appena lo fulminai. "Uh uh che caratterino ragazza." Mi toccò il mento con il pollice, facendomi voltare verso di lui, dannazione era sexy da morire.

"Levati." dissi fredda.

"Sei sexy." disse scannerizzandomi.

"Non mi è nuovo." Feci un altro tiro.

"Posso?" Disse indicando la sigaretta.

Gliela porsi, fece un tiro, e giuro, era talmente attraente da far impazzire chiunque.

"Grazie, piccola, sei gentile. Il tuo nome è...?" Sorrise gentilmente.

"Non sono cazzi tuoi mr. Justin." sorrisi vedendo la sua faccia delusa.

Finii la sigaretta e mi diressi verso fast food più vicino.
Percorsi pochi metri quando Justin mi fermò dal braccio.

"Che diamine?!" urlai.

"Dove vai?" sorrise.

"A mangiare qualcosa, magari senza che tu mi rompi e fracassi le ovaie." mollai la sua presa e mi diressi verso lo Starbucks.

Fino quando...

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