Capitolo 5

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Era la settimana della luna piena, sapevo che Natalie si sarebbe trasformata. Era nervosa da qualche giorno e tutti pensavano avesse le mestruazioni, ma ovviamente il motivo era un altro.
Come al solito entrai in classe di biologia quando tutti erano già al loro posto. Mi sedetti al mio.
La lezione di biologia trattava delle diverse fasi della luna.
Durante la lezione mi arrivò un foglio appallottolato, lo aprì e sopra c'era scritto "stasera c'è la luna piena", alzai la testa dal foglio e il mio sguardo guizzò subito su Natalie, che mi guardava come per dire "ti prego, aiutami"
La lezione passò velocemente e all'uscita da scuola rincorsi Natalie che malinconicamente camminava verso la sua macchine.
"Ehi Natalie" gridai. Lei si voltò e fece un lieve sorriso.
"Ehi" disse con voce triste.
"Cosa c'è?" Chiesi scrutando.
"Oggi c'è la luna piena"
"Quindi?"
"Quindi è un problema"
"Perché?"
Lei guardò oltre le mie spalle e subito dopo mi riguardò negli occhi e disse "non parliamone qui, andiamo da me"
Salimmo in macchina e andammo a casa sua.
Appena arrivati si fece seguire ne corridoio, scese le scale e subito mi ritrovai in una stanza illuminata solamente da una lanterna, c'era un cancello di ferro, al di là di questo c'era un'altra stanza molto più grande di quella precedente. Pensavo fosse solo una semplice caverna, ma appena girammo l'angolo la mia bocca di aprì e rimasi scioccato dalla vista. Al muro c'erano degli anelli di aggancio e attaccate c'erano delle grosse catene.
"Questa è la stanza delle trasformazioni, ogni volta che c'è la luna piena, mi rinchiudo qui dentro così non faccio male a nessuno"
"Non puoi tipo..controllarti?"
"Quando sei lupo i tuoi sensi sono confusi e pensi solo all'essere libero e mangiare e quando sentì l'odore di carne non riesci a trattenerti"
"Ti posso aiutare"
"No tu devi restare a casa e fare attenzione"
"Non voglio"
"Potrei ammazzarti se ti mordessi..moriresti"
"Lo so, ma non posso restare a guardare"
"Ok ma devi restare in quella stanza"
Mentre lo diceva indicò la stanza dietro di me, le lanciai uno sguardo e poi tornai a guardare Natalie.
"Va bene"

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