Terra, 18 Luglio 3170.
Gli Xèrathi, razza originaria del pianeta Xeras famosa per il loro sviluppo, sarebbero degli avari sfruttatori pronti a tutto pur di essere considerati i primi dell'universo.
Queste parole, narrate da suo nonno, erano ben fisse nella mente del giovane Marshall, un giovane ragazzo di sedici anni disprezzato da tutti per essere il figlio di un incrocio tra umani.
Il Concilio, venne chiamato così il fatidico giorno in cui gli Xèrathi invasero il pianeta Terra, essi avevano promesso pace, serenità, e parità tra Umani e Xèrathi.
Poco di tutto ciò risultò vero.
Queste parole ribombavano nella testa del piccolo Marshall, lui che quel giorno non lo aveva vissuto ma del quale il nonno continuava a parlarne.-Quei luridi bastardi, ci hanno tolto tutto!- Il nonno di Marshall, doveva avere almeno una novantina di anni, ma il suo cervello era lucido come se ne avesse malapena una ventina. Stessa cosa non si poté dire del suo aspetto ormai trasandato, il vecchietto ormai era costretto a girare su sedia a rotelle, nemmeno la favolosa tecnologia e scienza degli Xèrathi poté niente contro il tempo.
-Nonno... calmati, respira...-
Il giovane teneva al suo nonno, era tutto ciò che gli era rimasto, la sua famiglia era stata portata via dalla prima e unica Rivoluzione umana che fu mai avvenuta. Lui amava suo nonno, e anche se tutti avrebbero definito le parole di quel vecchietto come baggianate, lui.... Marshall non avrebbe mai deciso di opporsi a lui, lui credeva a quelle storie, lui si fidava ciecamente di suo nonno.La rivoluzione Umana, essa fu un evento catastrofico avvenuto nell'anno 3140, gli umani per la prima volta decisero di far fronte comune e di opporsi a quel regime che veniva definito un tempo "Autoritario".
Le conseguenze furono catastrofiche solo sul fronte umano, si contavano 2 miliardi di vittime, altri sostengono addirittura 3.
Poco si sà e poco si saprà, i genitori di Marshall erano degli utopici e coraggiosi, essi decisero di aderire a questa inutile rivoluzione che non portò nulla all'infuori del sangue sparso.
Come si poteva immaginare di battere gli Xèrathi? Essi erano una razza superiore; gli Umani sapevano questo, ma qualcosa dentro di loro gli gridava di andare avanti, di combattere, di resistere. Era il fatidico spirito che ogni altra razza nell'universo avrebbe desiderato.
Gli Xèrathi furono colti di sorpresa e persero i primi combattimenti, avevano avuto una prova di quello che si diceva sullo spirito umano, ma la razza superiore non perse ulterior tempo e aprì il fuoco.
Alcuni narrano che sia stata la guerra più coraggiosa di sempre, da una parte esseri che non avevano nulla da perdere ma solo da conquistare: gli umani. Dall'altra parte c'erano gli invasori ritenuta la razza "santa" per eccellenza.
Non c'è bisogno di specificare che per gli umani non ci fu scampo.
Essi erano accomunati da un senso di libertà e fratellanza e avrebbero perso la vita pur averla, anche sapendo che la quale era impossibile da raggiungere.
"-Gli Umani sono stati coraggiosi ma stupidi-" questo riferiva il nonno di Marshall al suo figliolo che ascoltava, tutto ciò che fuoriusciva da quella bocca, con entusiasmo.
Il giovane non era convinto da quelle parole, per lui i suoi genitori erano degli eroi, per lui, che leggendo i vecchi libri di Storia del nonno, conservati in vecchi scrigni, immaginava un mondo libero popolato solo ed esclusivamente da umani.
Lui sapeva bene che questa era solo un'utopia ma due parole ben precise si facevano strada nella mente del giovane, lui che era fermamente convinto della vittoria degli umani.-Cambiamento-
-Vendetta-
STAI LEGGENDO
The Changer
Science Fiction"-Cosa ho fatto per meritarmi tutto ciò...- -Marshall, tu hai un grande potere, quello di cambiare, questo potere ormai andato perduto durante il corso dei secoli, è stato scoperto... anzi, non è stato scoperto, ma è stato ritrovato. Cambiare era n...