Chapter one

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Luke's POV

Il lunedì mattina è come fare due ore di educazione fisica non-stop consistenti in addominali e stretching di tutti i tipi possibili e immaginabili. Aspettate, ma è proprio quello che mi tocca sopportare oggi, ma che piacere! Soprattutto se è il coach Martin a gestirci.

Esco dal bagno dopo essermi fatto la doccia e torno in camera per vestirmi.

Oggi è proprio uno di quei giorni in cui i capelli decidono di fare un patto con il diavolo standosene come vogliono loro ed è proprio questo che determina il mio umore. Sia benedetto l'inventore degli snapback.

Il campanello suona e così mi dirigo verso la porta aspettandomi Calum, passato per darmi un passaggio. Raccolgo lo zaino con i libri di quel giorno ed esco di casa salendo sulla Chevrolet del mio amico.

"Allora che hai fatto ieri?" mi dice mentre guida verso la scuola.
"Sono andato da Jack a suonare" lo guardo.
Annuisce e ribatte ridacchiando "continuo a pensare che quel ragazzo ti piaccia".
Sbuffo e accenno un sorriso.
"Okay hai vinto. Barakat è un tipo forte, abbiamo molto in comune." Calum sorride.
"E te con Madagaskarth? Come sta andando?"
"Eh? Chi? Ah, A-Alex? Uhm.. bene credo?" Rido alla sua reazione e mostro le fossette.
"Fai tenerezza quando fai così"
"Fottiti Luke"
"Fottimi tu"
Spalanca gli occhi spalancando la bocca e ridendo, così io scoppio a ridere. Le sue reazioni sono le migliori in assoluto. Credo che Calum possa diventare famoso come un meme. Scherzo.

Dopo pochi minuti arriviamo davanti alla scuola sani e salvi, o quasi. Scendiamo dalla vettura e io continuo a punzecchiarlo sul fatto che sia talmente pazzo di Gaskarth che pure uno stupido se ne accorgerebbe.

Coffee- MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora