Capitolo I

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La Madonna Margarita aveva solo quattordici anni quando il suo futuro fu segnato: le sue vesti si macchiarono di sangue e allora fu donna.
Era la terza figlia di una famiglia di poveri mercanti ma probabile futura ricchezza.
Aveva quindici anni quando incontrò il suo Goffredo, amore eterno, e ne aveva quindici quando fu promessa sposa.
Incontrò il suo amato in una delle più maestose chiese di Roma: lei stringeva la mano della madre, vecchia di lavoro, lui la mano della moglie, gravida del suo seme. Lui la notò come si nota una persona conosciuta che non si vede da tanto, ma non si incontrarono mai prima di allora, così la guardò. La giovane pregava un dio che poi avrebbe rinnegato, con gli occhi serrati; indossava il suo vestito più bello che le stringeva il morbido corpo tra ricami. Lei sentì gli occhi di lui addosso e allora si voltò: l'uomo la guardava con quell'eleganza regale e quella dolcezza da contadino. Si innamorò.
Finita la messa si persero nella folla.
Sette giorni passati a pensarci, sette giorni ad aspettarsi, sette giorni prima di incontrarsi.

"Ho paura di chiederle il nome perché non sono sicuro che cotanta grazia possa avere nome terrestre degno" le sussurrò lui, piano, senza farsi notare. Lei rimase con gli occhi fissi sul cappellano, come incantata;
"Margarita" Allora disse.

Si baciarono nascosti dagli occhi onnipotenti, una sera qualunque dove si trovarono soli. Lei lo baciò a labbra serrate, velocemente, poi fuggì.
Si amavano già.
Lei pianse per tre notti sfiorando le labbra come se dicesse addio alla sua purezza: dolcezza infinita della sua paura.
Lo amava già.

Goffredo stava attraversando l'età più splendente che un uomo possa chiedere, ricco di famiglia e più ricco grazie al matrimonio senza amore con la Madama Gemma e ancora più ricco per l'arrivo del suo primo genito, probabile maschio.
Non amò mai prima di allora, non amò mai prima di Margarita.
Oh, Margarita.
Il suo nome suona come poesia,ogni sillaba si intreccia con i suoi capelli d'oro: Margarita.
Non fece altro che pensare a lei, alla sue labbra, a quella divina purezza: Margarita.
Già l'amava per sempre.
I suoi fianchi larghi, la sua pelle giovane e pallida... le sua labbra (nettare degli dei), lei così divina.
Si ritrovò a pregare per la morte della moglie per la prima volta... ma aspettava il suo frutto. Allora pianse lacrime amare di rassegna.

Si baciarono una seconda volta: lentamente, dolcemente. Si amavano già. E così si baciarono infinitamente.
Così lei perse la purezza.
Fecero all'amore nel letto matrimoniale di lui, le lenzuola si macchiarono di sangue come l'anima bianca di lei. Pianse tutta la notte mentre lui la abbracciava a se "Non è la fine, è l'inizio".

Allora non pianse quando la madre gli disse che si sarebbe sposata, non pianse quando incontrò il futuro marito: uomo povero ma ricco abbastanza.
Ma lui pianse quando seppe, pianse per ore.

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