Capitolo Finale

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Quando il marito di Margarita entrò nella stanza e vide la moglie distesa nel letto e addormentata con un altro, la rabbia sostituì la mancanza: buttò l'amante fuori dal letto e iniziò a colpirlo con tutta la rabbia che aveva in corpo.
Ovvio che non fu difficile per lui trovare i due fuggitivi.
Margarita urlò di disperazione cercando di bloccare la furia del marito, con la voce rotta e tanta paura. Entrò nella stanza la giovane moglie di Goffredo che apatica osservò la scena con il piccolo bambino tra le braccia, spettatrice passiva.
A far cessare i colpi furono i due fratelli di Margarita, che presero Goffredo dalle braccia e lo trascinarono via.
La giovane innamorata iniziò ad urlare ancora più forte e si slanciò verso l'amante, ma venne bloccata dalla madre che la prese per la vita mentre lei si dimenava e graffiava.
"Goffredo, Goffredo! Mi promisi che ci saremo amati in eterno, Goffredo! Ti prego! Ti prego!"
"E così sarà, mia dolce Margarita. Così sarà! Il tuo cuore è mio e il mio è tuo! T'amo, t'amo, lo sai, t'amo e così per sempre sarà!"

Quando uscì dalla porta lei rimase accasciata a terra senza nemmeno la forza di alzarsi, senza più lacrime.
Aveva la consapevolezza che quelli sarebbero stati i loro ultimi "ti amo"...

I due amanti non si sentirono e videro più, ma continuarono ad amarsi in eterno, come promesso.
Si cercarono ed incontrarono solo nei sogni e nei ricordi del loro amore sciupato... del loro amore eterno, amore tiepido.
Ma perfino i ricordi si fecero sempre più sfocati, perfino la memoria sempre più breve e le lettere mai spedite sempre più pesanti da sostenere...
Ma, nonostante tutto, nonostante tutti, decisero che la promessa fatta sarebbe stata mantenuta e allora si amarono in eterno.
Così decisero di confidarsi nel fato e di aspettare che esso scriva le loro ultime righe: per potersi amare ancora, per sempre, almeno all'inferno.

E così fu.

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