Capitolo 2

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Finché trovai una scusa per tornare a casa. Sono triste ultimamente e non voglio parlare con nessuno.
Torno a casa e mi lancio sul letto prendo il telefono e attacco la musica chiudendomi a chiave nella camera.
Gaia era andata a fare la spesa, e la riporto a casa:
"SONO TORNATA". Si è vero avevo le cuffiette ma avevo sentito precisamente quello che aveva detto, "scendi a darmi una mano ?? Oi ma stai bene? Sei a casa ?!" Inizia ad allarmasi. Così mi viene a bussare.
"Ema, sei lì ?" Non volevo rispondere ma lo feci.
"Si, lasciami sola."
"Piccola, ti ricordo che è anche stanza mia quella..!"
"Sisi, sto aprendo." Aprii la porta lentamente e mi rimisi sul letto, sta volta con le coperte.
Gaia si siede accanto a me e mi inizia a toccare i capelli spostando la frangia bagnata dalle mie lacrime.
"Oh piccola.."
"Mmm" rispondo mugolando tra le lacrime.
"Dimmi su, come mai stai così? Cosa non so della più dolce e bella delle persone ?" Mi dice sorridendo e fissandomi negli occhi.
"Mah... Niente di che amore, volevo stare un po' sola.."
"E perché piangi allora ?"
"Nulla, colpa di un libro" dico fingendo un sorriso, lei mi stava leggendo negli occhi, capiva che c'era qualcosa che non andava. Prese un fazzoletto dalla sua tasca e me lo pose, poi mi diede un bacio sulla fronte e scese in cucina.
Ebbi ancora il coraggio di chiudermi nel bagno della camera. Mi chiusi lì a chiave.
Mi sedetti sul bordo della vasca e iniziai a piangere a dirotto, mi stavo guardando allo specchio con il mascara colato e il sorriso triste. Accendo l'acqua corrente, e mi sciacquo il viso con delicatezza. Mi lego i capelli e vado in cucina, dove Gaia aveva preparato della pasta col salmone e un po' di affettati. Nulla di speciale, ma, lo aveva fatto con il cuore e questo mi faceva piacere.
Mi sedetti a tavola quando presi la forchetta qualcosa mi fermò.
Avevo un senso di colpa e mi fermai posando la posata.
"Ema, cosa succede? Non è di tuo gradimento??" Mi chiede preoccupata.
"Ehm no no, tranquilla è buono, è che..." Mi guarda con le lacrime agli occhi, credo che abbia capito il mio piccolo problema... "Niente non ho molta fame ecco.."
"Va bene piccola, mangia quello che vuoi" sorride con gli occhi pieni di lacrime. Non avevo idea di quello che stesse pensando...
Alla fine mi mangiai mezzo piatto di pasta e andai in camera dicendo "GA, VADO A PRENDERE UN FILM E SCENDO OKKK!???" Urlando a squarciagola.
"Si, ma non urlare." Disse ridendo.
Andai in bagno. Chiusi la porta a chiave e detti di stomaco. La cena era deliziosa ma io odiavo me ed il mio corpo.
Presi il cd e scesi.
Vidi Gaia che piangeva così poggiai il disco senza fare rumore e mi avvicino.
"Come mai piangi ?" Dico lasciandogli caldi baci sul collo fino all'orecchio.
"Credi che non me ne accorga di quello che ti succede...?!"
"Amore non devi pensare a me. Il sto benissimo. Sono felice!!! Dai su asciuga queste lacrime e andiamo in salotto a veder il film" gli detti un bacio e la portai con me in salotto.
Ci vedemmo il nostro film preferito e andammo a dormire.
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SPAZIO AUTRICE
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