Capitolo4

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La bidella entro prima in classe di Gaia e poi nella mia, intanto Gaia stava firmando i fogli per andare a casa, io avevo il giaccio sulla caviglia che mi si era storta cercando di evitare i colpi e le lacrime che ancora mi rigavano gli occhi, uscì Giacomo dalla classe e mi vide:
Giac.: "oh, poverina, che ti è successo!?" Disse sghignazzando.
A quelle parole non risposi stavo per esplodere.
"Allora? Zoccoletta! Che ti è successo!!" Mi tirò uno schiaffo forte. Iniziai a singhiozzare.
Gaia si girò a quei miei singhiozzi.
Allontanò Giacomo, e mi asciugò le lacrime, mettendomi la mano gelida sulla faccia in modo da alleviare il dolore,
Mi aiuta ad alzarmi ma avevo la caviglia totalmente gonfia, così con forza mi mise un braccio sotto il mio e mi inizia a parlare:
G: "Allora, Tesoro, saltella. Ora chiamiamo un taxi e andiamo all'ospedale per un controllo e qualche lastra, non mi piace quel piede.."
Risposi mugolando e accennando un si.
G:"Siediti mentre aspettiamo, dimmi, chi sono quei tre ?"
Io: "so-sono dei Bu-bu..." Mi scese una lacrima e mi fermai fissando Gaia negli occhi.
G: "bu, cosa ??"
Io:"bu-bulli...."altra lacrime scesero.
Gaia mi fissò con le lacrime agli occhi, mi prese i fianchi e si avvicinò.
G: "oh, tesoro, non devi piangere!!" Si avvicinò di più, e mi baciò a stampo..
Io rimasi lì impietrita mentre feci finta di cadere per baciarla.
Non so che cazzo stavo facendo.
****************
GAIA
Mi dà fastidio vedere la mia migliore amica così. L'amo così tanto...
L'ho baciata... Ora che succederà ?? Ho caldo... Sarò ...?
Uhm.... Non lo so. Vedremo.
Io: "Tesoro, ecco il taxi andiamo ?"
E: "si... E che.."
Io: "cosa? amore."
E: "A me gli ospedali mi fanno venire il panico e lo sai..."
Io: "Tesoro, ci sono io!!" Gli lasciai un bacio sul collo.
Ci avviciniamo al taxi, Emanuela saltellava come un'antilope! Mi veniva da ridere, ma non potevo ridere, lei stava soffrendo... Povera... Me la carico su una spalla e la avvio sedere all'interno del taxi.
X: "Dove vi porto ?"
Io: "l'ospedale più vicino."
X: "ok!"
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EMANUELA
Cavolo, stavo per scoppiare a piangere di nuovo.
Mi appoggiai alla spalla di Gaia e iniziai a gemere di dolore..
Io:"Gaiaa.."
G: "Dimmi." Era più tranquilla di me.!
Io: "Mi fa malissimo!!!" Mi scese una lacrima.
G: "Dai su!!"
Mi sdraiai sulle sue cosce.
La giornata passo lentamente.
Tornai a casa alle 6:30 di sera con un piede mezzo ingessato e rotto...
Gaia mi prese le stampelle dalla soffitta e me le portò.
Io ero a letto a pensare con lo sguardo perso nel nulla. Mi si avvicinò Gaia Abbracciandomi, avvicinandomi sempre di più. Mi girai i verso il muro facendo scendere delle lacrime sul mio viso.
Mi si mise a cavalcioni su di me e iniziò a farmi il solletico, io non la cagavo di striscio, anzi gli dissi in lacrime di allontanarsi.
Io: "Gaia, spostati.!" Piansi mentre lo dissi.
G: "Va bene scusami..." Mi baciò sulla fronte e scese a preparare la cena.
Dopo poco scesi....

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