La paura

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Ogni giorno è lo stesso, disperazione e basta. Elena non l'ho più vista e mi sento ancora più male, come faccio ad andare avanti così? Ma ora mi ci devo abituare altrimenti penso che non resterò su questo mondo ancora per molto.

Mi addormentai e vidi lo stesso posto, dove avevo visto Elena.
Era un posto deserto pieno di alberi e tempestato di nebbia.
Di fronte a me c'era un grande albero, credo che sia il più grande. Ai piedi di questo c'era una sagoma bianca adagiata a terra, mi vennero i brividi, mi sembrava la stessa scena di quando trovammo la fidanzata di Stefan, Rosaline, distesa a terra con la gola squarciata per colpa di quel diavolo di Katherine, ero molto amico di Rosaline, da piccoli giocavamo a nascondino e altri giochi stupidi. Comunque mi si spezzò il cuore quando la vidi in quello stato.

Avevo una paura assurda, speravo con tutto il mio cuore di non vedere Elena distesa per terra senza vita.
Così mi avvicinai tremando e molto lentamente, mi accosciai a terra di fianco alla figura.
Quando gli scostai i capelli la vidi, Elena era lei, con gli occhi chiusi. Gli accarezzai la guancia e là sentii fredda come il ghiaccio, poi vidi che iniziò a tremare ma sempre con gli occhi chiusi, mi avvicinai ancora di più e gli diedi un dolce bacio sulla fronte.
In quel momento sentii un vento fortissimo che cercò di trascinarmi via, mi aggrappai all'enorme quercia, ma fu un tentativo inutile perché il vento mi trascinò via da lei, io urlai con tutto il fiato che avevo il suo nome.
Ma mi svegliai e tutto era finito, non vidi più quel posto solo la mia camera.

Si spalancò immediatamente la porta e vidi Caroline che si avvicinò a me e mi chiese -Damon, ti senti bene?- la guardai con le lacrime agli occhi -Cosa t'interessa di me?- lei mi guardò un po' confusa e rispose -Perché non dovrei? Scusa tu sei il fratello del mio ragazzo, il migliore amico della mia migliore amica e sei..- si fermò un attimo e guardò per terra e diventò triste dicendolo -E sei il ragazzo della mia altra migliore amica. Poi anche se non lo faccio vedere tu sei uno dei miei amici più cari- si sedette accanto a me, mi prese la mano e me la strinse dolcemente, poi mi guardò e mi rifece la domanda -Allora stai bene?- io la guardai e dissi -Cosa credi, sto passando l'inferno in questo momento. Questa notte l'ho vista, era distesa a terra congelata e dopo una specie di vento mi ha portato via da lei-
Mi guardò e dandomi un bacio sulla fronte disse -Adesso dormi però e ti prego non pensarla, solo per due secondi- la guardai scioccato come poteva dire una cosa del genere? -Ma tu stai male- lei mi guardò e rispose -Damon guarda, ti stai distruggendo piano piano- mi fece vedere i graffi che avevo su i due bracci e sul mio petto, non andavano via come di solito ma a me non importava, la guardai dritto negli occhi e gli urlai -Non m'importa se posso vederla, anche per pochi minuti, a me basta sapere come sta e devo in tutti i modi salvarla. Non m'importa se mi uccido!
Basta che lei mi abbia potuto vedere.- mi alzai e me ne andai.

la notte nel tuo paradiso (Delena)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora