Zayn era sdraiato sul suo letto con addosso una cannottiera bianca e dei pantaloncini da basket.Aveva le mani dietro il collo e pensava guardando il soffitto.Perchè la odiava così tanto? Lei non gli aveva fatto niente...eppure ogni volta che lui
la vedeva felice lui si infuriava di brutto. All'improvviso si ricordò di quella scena tra suo padre e sua madre nella loro camera da letto,lui aveva ancora 13 anni."Yaser,perchè non mi hai detto che avevi una figlia da quella donna?!" urlò sua madre.Il moro sobbalzò da dietro della porta
e corrugò la fronte confuso.Figlia? Di che figlia stavano parlando?
"Patricia,ci siamo lasciati 15 anni fa! Non sapevo che avessimo una figlia,mi ha chiamata stamattina dicendomi che...avevo una figlia da lei.." Yaser sibilò le ultime parole pieni di sensi di colpa. Zayn strinse i pugni dalla rabbia,per 13 anni suo padre li aveva traditi? Come aveva potuto?.
"Adesso ha 12 anni e si chiama Jackie,così mi ha riferito." disse Yaser.
"Yaser...io posso accettare tutto,ripeto,tutto. Ma io ti avverto: se lei prova a rovinare la nostra famiglia sarà la fine." concluse Patricia uscendo fuori dalla stanza trovando fuori il figlio maggiore con gli occhi pieni di rabbia.
"Zayn..." sibilò Patricia con lo sguardo pallido. Il moro scosse la testa iniziando a singhiozzare. "Non la accetterò mai." calcò Zayn con un tono di voce molto disgustato. "Io non ho una sorellastra!" urlò per poi uscire dalla casa Malik con le lacrime che attraversavano il suo viso.
"Zayn...Zayn!" urlò poi Yaser. Patricia lo fulminò con lo sguardo. "Tocca a te sistemare tutto,Yaser." disse la donna.Erano passati 7 anni da quel bruttissimo giorno per Zayn e se lo ricordava ancora bene. Da quel giorno aveva giurato che avrebbe odiato per sempre la sua 'sorellastra' ovvero,Jackie. Stava sbagliando e lo sapeva benissimo,eppure la sua mente
continuava a dirgli di odiarla.Il giorno seguente,Jackie era arrivata in ritardo a scuola e non ci poteva esserci Safaa a svegliarla perchè era andata a dormire da una sua amica per finire il progetto di francese.
"Mi scuso per il ritardo professoressa." disse la ragazza con il fiato sospeso.
La vecchia insegnante la guardò dall'alto fino al basso e sospirò scrivendo qualcosa sul registro di classe. "Si sieda in un posto libero." disse solamente.
Si guardò timidamente attorno a causa di tutti gli occhi puntati su di lei. All'improvviso trovò un posto libero in fondo dell'aula.
Sorrise compiaciuta e si avviò vicino ad un ragazzo che teneva gli occhi verso il suo foglio. "Posso?" chiese Jackie cortesemtente.
Il ragazzo che prima stava scarabocchiando fermò la propria mano e due secondi dopo girò il viso verso Jackie.
"Quel posto non è mio." disse il ragazzo con un tono freddo. La bionda ci rimase male e poggiò la sua tracolla sul banco preparandosi a seguire la lezione ma fu attratta da quel ragazzo misterioso vicino a lei. Aveva delle labbra rosse e un naso alla francese. I capelli erano abbastanza lisci dietro ma ai lati si intravedevano dei ricci. Lo sguardo era serio e gli occhi rimanevano impuntati solo sul foglio. Rimase a scrutarlo per diversi minuti...era così strano. Al termine della lezione,Jackie mise velocemente il libro e il quaderno all'interno della tracolla continuando a dare qualche occhiata al ragazzo di fianco a lei che si stava mettendo lo zaino alle spalle. Alla fine,Jackie si fece coraggio ad aprire bocca.
"Piacere io s..." non terminò neanche la frase che venne interrotta dalla voce profonda del ragazzo.
"La prossima volta che arrivi in ritardo,cerca di trovarti un altro posto che non sia vicino a me. Odio essere fissato dalla gente sconosciuta,grazie." sbottò con la testa girata leggermente verso destra che emaneva superiorità. Detto ciò uscì dalla classe.