La baita.

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Ho adorato Miami e le sue acque cristalline, ma anche l'Australia con i canguri, i Koala e la barriera corallina, ma soprattutto ho amato l'Italia.

Sono in viaggio di nozze da un mese e  quindici giorni, ci rendiamo conto?

Da trenta lunghissimi giorni e sto passando la mia ultima settimana da novella sposa nella baita regalata dal padre di Dimitri.

Possono farlo anche santo subito per un regalo del genere.

A proposito, perché non ci dona anche l'attico a Manhattan? 

Tanto lui è vecchio, ormai vicino al regno dei cieli.

"A cosa pensi?".

Ed ecco spuntare mio marito, con due drink tra le mani.

La quintessenza del sesso è rappresentata da Dimitri Stan.

Ed è MIO, solo e soltanto mio, finché morte non ci separi.

Tra minimo cent'anni eh!

"A quanto amo questo posto"ammetto sognante, guardando la veranda in legno e le montagne all'orizzonte.

"Mi ero illuso che amassi me"sorride e siede al mio fianco.

"Quello era sottinteso"lo bacio sulle labbra"Hai bevuto qualcosa con il limone?".

"Un Gin lemon"afferma"Perché?".

"Niente, baciami ancora"gli tolgo il bicchiere dalle mani e mi siedo sulle sue gambe, così riprendo a baciarlo.

"Questo posto ti rende stranamente romantica"mi sussurra.

"Dopo aver visto Venezia ho il cuore immerso nello zucchero, amo quella città e amo i negozi di Milano e il ponte di Firenze"ammetto"Voglio vedere tutte le città".

"E i loro negozi firmati"aggiunge.

"Logicamente, non sono mica stupida"gli faccio l'occhiolino.

"La mia mogliettina permalosa"mi guarda"Tra poco tutto finirà, ritorniamo al lavoro, alle faccende domestiche".

"Per fortuna mia madre è tornata in America e la tua è andata via, dobbiamo sopportare solo Jenny"sorrido.

"Ti manca?"mi chiede.

"Un pochino, persino Alex"scrollo le spalle.

"Preparati agli assalti della tua amica"mi avverte.

"Perché?"aggrotto le sopracciglia.

"Vorrà un nipotino subito"spiega.

"Coooosa?"urlo"Può scordarselo, non rovino la mia forma perfetta per sfornare un coso puzzolente".

"Lo vuoi un figlio da me, lo so"mi sorride complice.

"Uffa, lo voglio"ammetto sbuffando.

"Sarai meravigliosa"mi guarda con dolcezza.

"Lo sarò, ma in un tempo lontano"gli getto le braccia al collo"Adesso se permetti, riprendo a baciarti, okay?".

"Ti permetto di farmi tutto quello che vuoi"dice suadente.

"Bene, perché non accetto proteste"gli sorrido, prima di riappropriarmi della sua bocca e prima di sentire il suo stomaco brontolare rumorosamente.

"Ops"fa una smorfia.

"Credo che sia ora di cena"mi alzo"Cosa ti preparo maritino?".

"Tutto quello che vuoi, basta che cucini nuda come l'altra volta"mi annuncia.

Sotto lo stesso tetto 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora